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PARTITO COMUNISTASalviamo la vita ai soldati svizzeri in Kosovo e difendiamo la neutralità

10.06.23 - 11:54
Partito Comunista
KEYSTONE/EPA/GEORGI LICOVSKI (GEORGI LICOVSKI)
Salviamo la vita ai soldati svizzeri in Kosovo e difendiamo la neutralità
Partito Comunista

Dopo sei mesi di tranquillità solo apparente, ecco che la situazione in Kosovo e Metohija è purtroppo tornata a scaldarsi a causa delle angherie che la minoranza serba deve subire a opera delle autorità dell’autoproclamata repubblica del Kosovo, debitamente spalleggiate dalle forze di occupazione della KFOR appartenente alla NATO. La presenza in quello scenario anche di numerosi soldati svizzeri della missione SWISSCOY posta sotto il controllo proprio della KFOR rende quel conflitto a tutti gli effetti anche un nostro problema nazionale e impone a tutti i partiti politici svizzeri, anche in vista delle prossime elezioni federali, una presa di posizione chiara e netta.

Le attuali legittime proteste del popolo serbo sono state represse dall’intervento dei militari della NATO, innescando degli scontri che sono finiti col ferimento di alcune decine di civili e una ventina di soldati dei contingenti italiano e ungherese. In questa specifica circostanza il contingente svizzero non è stato fortunatamente impiegato, ma potrebbe esserlo in futuro poiché tale decisione non spetta più a Berna ma al Comando di scenario delle truppe NATO. È una cessione della nostra sovranità nazionale che rifiutiamo: il Partito Comunista pretende che l’ingaggio di soldati svizzeri, in qualsiasi scenario militare, competa solo ed esclusivamente al parlamento svizzero, non a comandanti che rispondono agli ordini di potenze straniere.

Lo scorso mese di novembre il nostro Partito aveva già preso posizione sulla situazione che si stava verificando in Kosovo e Metohija e aveva rilevato quanto segue: «Già l’estate scorsa la NATO aveva annunciato che, in caso di escalation al confine fra Serbia e Kosovo, le truppe sarebbero state pronte a intervenire militarmente, evidentemente ai danni della Serbia, nazione ‘colpevole’ di rifiutare l’atlantismo e i diktat degli USA. Colpire la Serbia – che è un paese neutrale militarmente – serve non solo a indebolire la Nuova via della seta cinese, ma anche a chiudere il solo spazio aereo di accesso all’Europa ancora consentito alla Russia e quindi vincolare del tutto l’UE agli USA, impedendo così ogni forma di dialogo e di pace. I nordamericani vogliono insomma portare una nuova guerra in piena Europa!».

La Serbia è una nazione sovrana che dispone di relazioni diplomatiche del tutto pacifiche e di mutuo vantaggio con la Svizzera: non possiamo tollerare che i nostri soldati siano usati da altri governi per rovinare queste relazioni! L’agire della NATO è da considerarsi dunque contrario agli interessi nazionali svizzeri e agli interessi di classe dei lavoratori di entrambi i paesi! Ogni giorno che i soldati svizzeri rimangono su quel territorio è un rischio per la loro incolumità e per la nostra neutralità. Il Partito Comunista considera quindi urgente, visto il nuovo contesto geopolitico, rimpatriare immediatamente i nostri soldati stanziati in Kosovo poiché sono di fatto parte integrante di un contingente internazionale che potrebbe entrare direttamente in un conflitto armato: la violazione della neutralità è qui del tutto palese! Non mettiamo a rischio la vita dei nostri giovani per gli interessi di potenze straniere!

In questo contesto pericoloso ci attendiamo che la Svizzera eserciti l’unico ruolo che le compete: quello della neutralità, e dunque della mediazione. Oltre a ritirarsi dalla missione militare KFOR, il Consiglio federale dovrebbe sostenere la ragionevole ed equilibrata proposta sostenuta dalla parte serba, appoggiata esplicitamente dalla diplomazia cinese, che chiede a Pristina di creare una Comunità di comuni serbi, evitando così l’escalation che si è verificata in Ucraina.

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COMMENTI
 

falco8 1 anno fa su tio
sono volontari in una polveriera che non è zona di guerra attiva e accettano il rischio di ricevere un proiettile in testa. avrà il suo peso non indifferente sul loro curriculum al rientro in patria.

Monolite 1 anno fa su tio
Bisognerebbe chiedere ai Serbi se vogliano che restiamo o se dobbiamo andarcene non sarebbe la cosa migliore ?

matthias87 1 anno fa su tio
uscire dalla NATO subito e lasciare il Kosovo. la svizzera deve rimanere neutrale (se si può definire ancora tale)

Tim 1 anno fa su tio
Risposta a matthias87
swisskoy sono in kosovo per aiutare a riprendesi non per far guerra documentarsi prima di sparare minchiate ( detto da uno che è stato la)

Milite Ignoto 1 anno fa su tio
Risposta a matthias87
La svizzera non è nella nato………..

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a matthias87
Studiare e leggere qualche quotidiano e qualche libro, invece di informarsi sui social e con i film. Imbarazzante. Più sono ignoranti e più latrano.

Milite Ignoto 1 anno fa su tio
Risposta a Tim
Che toro che sei😂

Guru82 1 anno fa su tio
Solo per info, nessuno è stato obbligato ad andare in Kosovo. Siamo tutti volontari, c’è chi non nasconde la testa sotto la sabbia come i comunisti e invece che predicare…nemmeno bene e fare ancora meno, parte per 6 mesi ad aiutare una popolazione a ripartire. Un sacco di commenti, ma quanti ci sono andati? E per i più maliziosi … perché voi dopo il lavoro non andate a fare un apero?

Tim 1 anno fa su tio
Risposta a Guru82
ottima risposta

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Guru82
Immagino tu sia là, posso approfittarne per togliermi una curiosità? Cosa fate nel concreto? Supporto alla popolazione di vario genere (che so, mense per poveri, ripristino infrastrutture, ...), compiti di polizia (controllo manifestazioni, ...) o altro? In ogni caso la sola presenza dei caschi blu ha già una minima utilità di dissuasione dal ''fare gesti avventati'' da parte degli attori presenti sul territorio. Ovviamente la domanda ha senso se sei, o sei stato in Kosovo.

Mat78 1 anno fa su tio
“Sotto il comando di potenze straniere”, “i nordamericani vogliono portare la guerra in Europa”. “Rifiutare l’atlantismo ed i diktat usa”. Sono felice che da noi, a differenza che nella Federazione russa (che tanto piace ovviamente ai nostalgici di Lenin e Stalin) anche i fuchi cerebro lesi possono avere opinioni, esprimerle e presentarsi alle elezioni.

Atene 1 anno fa su tio
Non credo ché sono in pericolo. mangiano bevono è prendono paga per cosa?

Raptus 1 anno fa su tio
Ormai hanno il gene del litigio nel sangue...(la storia lo dimostra) lasciamoli nel loro brodo ...se vogliono continuare a litigare fra loro che lo facciano ... Con l'ignoranza non si discute

Cricchetto 1 anno fa su tio
Back home asap!

Lemmy 1 anno fa su tio
I soldati Svizzeri andrebbero ritirati e rimpatriati e anzi, non avrebbero nemmeno dovuto mandarceli!

FritzPopCip 1 anno fa su tio
Pericolo di vita? Al massimo un mal di testa per Sljvovica avariata….

Milite Ignoto 1 anno fa su tio
Risposta a FritzPopCip
Ahahaha concordo….

Siebenäsch 1 anno fa su tio
Il Partito Comunista sempre paladino della neutralità e sempre dalla parte degli oppressori, guarda caso.

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
Mamma mia volevo scrivere una cosa ma vedo che non si può mai dire la verità e le parole vengono sempre capite come parolacce…

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
Sempre detto che sarebbe stato meglio esser neutrali e non andare a mettere dentro il naso in rogne…
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