Marco Noi, Deputato Gran Consiglio Verdi del Ticino
Dietro la parvenza di sicurezza degli oppositori alla Legge sul clima, si nasconde uno stile politico disonesto, sostenuto però da qualche milione di franchi per essere diffuso ai quattro venti. Gli uni (UDC-Lega) distorcono intenzionalmente informazioni senza nemmeno arrossire. Gli altri (fantomatico Comitato di Stäfa, dietro il quale si dice vi sia la stessa UDC) non hanno neanche il coraggio di mettere la faccia per il loro delirio negazionista e complottista.
Per cominciare, affermare che la Svizzera produce solo l’1% delle emissioni mondiali è volutamente fuorviante. In media noi svizzeri emettiamo annualmente quasi 13 tonnellate di CO2 pro-capite per tutti i consumi di cui godiamo. Un cinese ne emette 7. Un indiano ne emette poco meno di 2. Questo semplicemente perché essi non hanno ancora raggiunto il livello pro capite dei nostri consumi. Se noi ci sottraiamo alla responsabilità di decarbonizzare i nostri consumi – come ci invitano a fare gli oppositori della Legge – perché mai cinesi e indiani dovrebbero rinunciare a permettersi emissioni pro-capite di 10-12 tonnellate? Chiesa, Marchesi, Quadri & co stanno forse affermando che siccome la Svizzera è piccola può permettersi di non ridurre le emissioni pro-capite? Oppure ancora, stanno affermando che cinesi e indiani devono rimanere mediamente poveri?
Anche affermare che le emissioni svizzere sono aumentate a causa dell’immigrazione è pura demagogia. Per il clima terrestre poco importa se le emissioni avvengono in Svizzera oppure altrove, quindi l’immigrazione non c’entra niente, a meno che si voglia coltivare l’idea discriminatoria che gli Svizzeri possono permettersi di emettere molto CO2 per il proprio benessere, mentre gli altri devono vivere in povertà (indipendentemente da dove vivano), così che compensino le nostre alte emissioni pro-capite.
L’incoerenza è poi accanirsi contro l’immigrazione, quando dall’altra parte si dice di non credere che il surriscaldamento climatico è causato dall’uomo. Se per delirio d’ipotesi il surriscaldamento climatico non dipendesse veramente dall’attività umana, perché mai prendersela con gli immigrati, i cinesi e via dicendo per boicottare la Legge sul clima?
Un ultimo accenno ai costi. Gli oppositori fanno leva da una parte sul presunto aumento dei costi annui di elettricità pari a 6600 Fr per persona (studio del politecnico di Losanna- EPFL Frontiers | Future Swiss Energy Economy: The Challenge of Storing Renewable Energy (frontiersin.org)), dall’altra sul fatto che la transizione energetica ci costerebbe 387 miliardi (studio dell’Associazione di banche svizzere Il finanziamento della transizione climatica - Finanza sostenibile - Temi - SwissBanking). Essi omettono però di dire che questi dati sono stati completamente decontestualizzati e strumentalizzati.
I 6600 Fr corrispondono all’aumento dei costi calcolato dal EPFL per lo scenario di completa autarchia che la legge non persegue assolutamente. La portavoce della stessa università ha d’altra parte denunciato questa strumentalizzazione (Intervista alla portavoce della EPFL (watson.ch)). I 387 miliardi sono certamente tanti soldi, ma gli oppositori alla legge si guardano bene dal dire che il 58% di questi soldi dovranno comunque essere spesi e solo per il 42% (5 miliardi annui) si tratta di investimenti nuovi (Executive summary - ASB Finance durable 2021.pdf (swissbanking.ch)). Gli oppositori si guardano anche bene dal dire che questi investimenti per la transizione energetica rimarrebbero perlopiù sul nostro territorio traducendosi in posti di lavoro, mentre per i carburanti fossili si spendono 8 miliardi annui che se ne vanno all’estero.
Non facciamoci ingannare dalle menzogne degli oppositori e sosteniamo la Legge per il clima.