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MATTEO MUSCHIETTIChe cos'è la borsa per un comune mortale?

15.06.23 - 16:16
Matteo Muschietti, sentinella dell'ambiente
Matteo Muschietti
Che cos'è la borsa per un comune mortale?
Matteo Muschietti, sentinella dell'ambiente

Tutte le mattine ci vengono proposte notizie sul mercato azionario. In questi ultimi tempi sono quasi sempre negative. Da non sottovalutare la fusione forzata Credito Svizzero, che ha perso la sua identità con l'UBS. Quanti azionisti di Credito Svizzero ci hanno lasciato le penne? Quanti saranno i disoccupati che questo strascico creerà tra gli ex impiegati delle seconda banca Svizzera? Come si può ancora credere nel mercato finanziario? Un comune mortale come chi scrive rimane sconcertato.

Mi domando se i ticinesi condividono il mio sgomento. Tutto è cartaceo e i titoli quotati in borsa sono solo speculazioni finanziarie. A secondo di quello che dicono gli speculatori un'azione sale o scende. In questa società basata solo su chi specula senza reticenza e per i propri interessi con declamazioni anche inveritiere, si condiziona la borsa. Perché le banche seguono questa politica e non si fanno attrici e moralizzano il mercato? Le strutture delle banche sono cambiate in queste ultimi anni, e alla testa vi è solo chi vuole il profitto subito senza mezzi termini, magari anche con operazioni che mettono in pericolo l'esistenza della banca stessa.

Ecco l'importanza di moralizzare le banche e invitarle al ruolo che loro compete. Non dovrebbero potersi permettere di proporre investimenti non sicuri e speculativi, ma piuttosto dare indicazioni chiare atte a salvaguardare la loro credibilità e a sostegno della clientela. Il Credito Svizzero insegna che rincorrendo le chimere della finanza mondiale si può anche cadere pesantemente trascinando una nazione. Ancora una volta il Consiglio Federale è intervenuto mettendoci risorse proprie, per non creare una voragine che avrebbe toccato non solo la Svizzera ma tutto il mondo finanziario.

Ha fatto bene il Consiglio Nazionale istituendo una commissione che faccia luce su quanto successo al Credito Svizzero. Questa commissione dovrà essere sempre in auge e controllare in modo capillare tutte le banche che operano in Svizzera, ma specialmente l'UBS che è diventata una delle banche più potenti in Europa. È giunta l'ora di ricostruire una nuova credibilità, a misura d'uomo, che valorizzi chi dignitosamente lavora per vivere. Basta con le speculazioni pazze, le banche devono recuperare il loro ruolo di erogare prestiti a chi ne ha bisogno e consigliare la gente con investimenti che non mettano a repentaglio i risparmi di una vita. Chi ha lavorato duramente, senza mai perdere il contatto con la realtà e i sacrifici che la vera vita impone, non ha nulla a che vedere con le regole degenerate di un mondo virtuale, senza misure e senza morale. Ticinesi Avanti, meditiamo profondamente, perché così facendo, diventerà sempre più difficile vivere onestamente e in modo dignitoso!

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Bello vedere come il signore, con toni eleganti, scriva delle assurdità con una tale naturalezza come se fosse qualcosa di cui vantarsene. Non ha nessuna vaga idea di cosa sia la finanza, di cosa faccia, a cosa serva e come operi, però ha la pretesa, nella sua ignoranza, di voler deciderne e regolarne l'operato. I titoli quotati in borsa sono tutta speculazione? Il valore delle azioni sale e scende? Ma davvero? RED cacchio leggete gli articoli che vi mandano prima di pubblicarli, questo signore non solo non capisce nulla di ciò che parla, ma riporta nozioni tecnicamente false mischiate a una specie di credenza che ci siano i folletti a determinare il prezzo di azioni e obbligazioni (o altre fantasie simili). Insomma, almeno abbia la decenza di studiare prima di scrivere ca..ga..te dietro la scusa del ''comune mortale''.

Gatsu77 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Caro Mattiatr, la finanza è malata. È la figlia degenere di un sistema degenerato. Non critico l’economia, ma la finanza e tutte le castronerie che inventa, come le microtransazioni (svariate decine al secondo) e altri mezzi di speculazione totalmente virtuali e che non contribuiscono a una sana costruzione della realtà, anzi, si distaccano dalla realtà in modo pericoloso e senza etica. Che poi tu sia un figlio perfetto di questo sistema malato, te lo concedo e te lo lascio difendere. Se lo sei per opportunismo (magari ti sono andate bene 2 o 3 speculazioni) ti capisco anche, se lo sei per ignoranza e fai il gioco di un sistema che ci fa correre contro un muro, ti compatisco e ti auguro di vivere felice in un mondo che vuole ancora farci credere che tutto cresce all’infinito, che ne abbiamo le risorse, che la tecnologia risolve sempre tutto e che possiamo fare quel cavolo che vogliamo senza conseguenze in un mondo finito. Evviva il pensiero magico! Amen! E grazie per il tuo contributo all’umanità.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Gatsu77
Gatsu77 guarda, l'accusa d'ignoranza la rispedisco al mittente. Hai sprecato tempo per scrivere una lagna della quale letteralmente non si capisce nulla. Sistema malato? Figlia degenere di un sistema degenere? A casa mia quando qualcosa non funziona bisogna 1) prendere coscienza del problema 2) approfondire le dinamiche che lo governano e 3) se possibile proporre soluzioni (sempre che esista il problema). Tu caro mio non hai seguito un solo passaggio di questi tre, proponi una specie di delirio sul chissà cosa, critichi degli strumenti che non conosci e spari sentenze sugli altri senza nemmeno aver letto le sue affermazioni. Nel mio commento non ho scritto nessun giudizio morale o simili, ma ho notato che l'autore scrive un mix di falsità e menzogne con un aura di superiorità morale da finto intellettuale. Bé non è così, e te scrivi le sue stesse menzogne, una disciplina non può esser malata, non deve esser etica (casualmente sempre sulla propria personale) e non c'è nessun sistema che non funziona. Le baggianate sul correre contro il muro, la crescita infinita o la tecnologia salvifica te le sei inventate te. In ogni caso ti suggerisco di leggerti qualche libro sul sistema finanziario e la sua storia prima d'inventarsi a predicatore di salvezza e onniscienza.

Gatsu77 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
A casa tua salti drasticamente il punto 1) che menzioni. Se per te tutto va bene, in un contesto di sistema neo-liberale che sbrana tutto con la lungimiranza di una talpa cieca, ti lascio vivere in pace nel tuo mondo incantati. Mica ce l’ho con te! Non venirmi a dire che la finanza, con gli scempi che permette di perpetrare, è al servizio dell’uomo e del suo benessere collettivo, perché come va il mondo è sotto gli occhi di tutti. Ti lascio con il tuo “non c’è nessun sistema che non funziona” e buonanotte, con l’invito di seguire i tuoi 3 punti, soffermandoti a lungo sul primo. Aprire gli occhi è un ottimo inizio. Buona serata ;-)

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Gatsu77
Va bene, il sistema è corrotto, la società ci vuole male e i poteri forti ci governano, non esistono le mezze stagioni e piove governo ladro.¶ Mi ripeto, un problema a livello sistemico, implica che il sistema non sia in grado di auto reggersi. Paragonato all'edilizia il ponte dovrebbe crollare se non funziona, se sta in piedi l'affermazione che questo non regge è falsa. Ciò non implica l'esistenza di crepe sul manto stradale o eventuali opere di manutenzione necessarie.¶ La finanza è una disciplina che studia l'attività dei mercati di capitali, domanda, offerta e prezzo. Quindi cosa diavolo ti aspetti? Che si mettano i fiorellini sulle tabelle per renderle più umane? I difetti che te pensi di star rilevando (cosa che non stai facendo visto che ti soffermi a piangere su ciò che definisci sistema) è una critica morale sull'agire degli operatori finanziari senza mai definire quali siano le scelte giuste per l'umanità o quelle sbagliate. Ti faccio notare che negli anni '30 c'era una concezione un po' ''particolare'' di cosa fosse giusto e sbagliato, questo per dire che forse forse il giusto e sbagliato non è né assoluto né scontato sulle idee di una singola persona (te invece ne sei convintissimo). Altro problema possibilmente rilevabile sono i meccanismi di incentivo e disincentivo che una determinata norma di un determinato mercato può creare, ciò potrebbe portare a degli squilibri che porterebbero forse a delle crisi finanziarie. Esempio è uno dei fattori che hanno portato alla crisi del '08, cioè le garanzie statali per incentivare i crediti, tutti hanno fatto festa grande ed il risultato si è visto. È forse stato neo liberalesimo o quel che sia? No, una scelta sbagliata, un incentivo dannoso e un risultato pessimo, e sia ben chiaro, l'obbiettivo era dar casa ai poveri, quindi l'area politica di sicuro più vicina a te che a me. È questo un problema sistemico? No.¶ Comuqnue sia la finanza è una disciplina, dire che è malata perché non segue il famosissimo benessere collettivo umano è scorretto quanto affermare che la matematica è socialmente ingiusta o che la medicina è malata visto che un farmaco ha avuto scarso effetto. Ergo il signore, come te, si è fatto un cocktail di idee confuse e si è messo in testa che ci sia il famoso sistema che non funziona, corrotto o quel che sia. Continua pure con i tuoi deliri, i problemi di cui parli non sono sistemici e il benessere collettivo andrebbe quantomeno definito. Mi pare che i mercati finanziari siano stati un buon strumento per permettere ad aziende e startup di raccogliere i fondi con la quale hanno fatto ricerca, innovazione e sviluppo. Ciò non nasconde nessuno dei difetti che la scienza finanziaria cerca di definire, ma non implica che sia tutto m.-e.-r.-d-a perché vi sono operazioni speculative (che hanno senso d'esistere, tra l'altro, prova a infomarti prima di pretendere moralità da un sistema complesso di cui non vuoi riconoscere le dinamiche).

Gatsu77 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Hai ragione, mettevo l’accento sulle derive della finanza in primis e sul fatto che ci siano operazioni come le micro-transazioni, (micro nel senso di decine e decine al secondo, per citarne una veramente dannosa, inutile, virtuale e contorta). Non è tutta cacca. È un po’ come il discorso delle armi. Malgrado sia personalmente contro le armi, non mi dispiacerebbe averne una se un dittatore pazzo decide di invadere il mio Paese. Poi però ci sono le derive come l’accesso troppo facile che può portare ad abusi, come le sparatorie nelle scuole, ecc. La finanza permette da un lato cose interessanti, ma anche vaccate atroci, che sulla carta sono legali, che sono incoraggiate da un sistema neo-liberale dove si vende e si compra tutto senza pianificazione e lungimiranza in generale (rispetto della disponibilità di risorse, dell’investimento energetico, dell’ambiente, delle conseguenze sull’uomo e la sua società,…) . Quanto al sistema, non è più in grado di autoreggersi. Ne dà ancora l’impressione perché continua a correre con la sua grande inerzia e tappa più o meno ancora bene i buchi sui quali si muove, ma ha la resilienza di un topo in una stanza chiusa con dieci gatti affamati. È la coppia neoliberismo/alta finanza a darmi i brividi, la speculazione sui debiti, la creazione e il mantenimento di una società indebitata che si muove al di sopra delle sue capacità reali facendo danni ovunque. È un dato di fatto che il modello attuale non regge più perché si basa sull’idea di crescita infinita in un mondo finito. È una questione di sopravvivenza della nostra specie e il nostro modello di vita (il nostro sistema) non fa un emerito piffero per andare in modo concreto e ben tangibile nella buona direzione. Qui non siamo davanti a un ponte che si sgretola un po’ in superficie e che si può riparare con un po’ di manutenzione. Siamo già su un ponte che non esiste più e continuiamo a correre nel vuoto come nei cartoni animati di bio bip e il coyote, convinti che il ponte ci sia. Poi a un certo punto (di rottura) cadremo, totalmente sorpresi, come sacchi di patate.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Gatsu77
Guarda, sulla futilità di alcuni strumenti finanziari possiamo esser d'accordo, ciò nonostante la mia scarsa praticità negli investimenti mi limita nel prestare giudizio (alcune cose che sembrano inutili forse uno scopo ce l'hanno). Comunque sia ritorno a rompere le scatole sul tuo approccio metodologico. Il neo liberalesimo a malapena si capisce cosa sia, fino a oggi non è nulla più che l'idea confusa di qualche topo da biblioteca decisamente poco considerata. Mi pare più sulla bocca di alcuni esponenti del partito socialista che mentre svuotano i polmoni hanno bisogno di tirar qua una qualche parolone alla quale attribuire chissà quale malvagità. Letteralmente bisognerebbe mettersi in chiaro su cosa s'intenda, perché da come ne parli te, sembra quasi un qualche per la gestione delle risorse, quella però non è una filosofia politica, si chiama partita doppia. Sulle risorse illimitate e la crescita infinita, boh, non so dove l'hai sentita, nessuna persona con un minimo barlume di onestà si sognerebbe di dire cose del genere.¶ Non capisco nemmeno questa tua fissa sul controllo dell'economia e su una qualche sorta di pianificazione. Ad oggi l'unica economia programmata che ha funzionato decentemente è quella cinese, il problema è che 1) la loro crescita negli ultimi decenni è data principalmente dal fatto che si sono ammodernizzati 2) hanno costruito una società fortemente sbilanciata 3) non sono democratici (un paio d'anni fa per eliminare l'inquinamento in alcune città hanno letteralmente vietato i riscaldamenti in inverno, non è proprio una bella nazione) 4) questo miracolo cinese si sta già esaurendo 5) prima o dopo arriva un capo che fa errori gravi (go Xi crediamo in te) e 6) il poco di competitività che hanno è sui lavoratori felici di farsi schiavizzare 7) i pochi settori sulla quale sono riusciti a ottenere risultati rilevanti, sovente vivevano in dinamiche di competizione. Diciamo che il controllo pesante dell'economia in democrazia non è fattibile, perché un parlamento non sarà mai in grado di determinare le scelte che vengono attualmente prese da miliardi d'individui ogni giorno. Anche perché nel teatro politico, le scelte si prendono a maggioranza dopo aver fatto propaganda, non funzionerebbe. Inoltre se lo stato si fa imprenditore, nel caso in cui fallisse farebbe decisamente più male rispetto a un paio d'aziende qua e là (vedi URSS, anche lì erano imprenditori illuminati e ottimi programmatori, è finita benissimo).¶ Il crollo del sistema basato sul capitale era già stato ipotizzato da Marx, fammi un fischio quando crolla il ponte che almeno mi sposto. Comunque il discorso permane, non esiste un sistema corrotto o quel che sia, banalmente ci sono unicamente un quantitativo limitato e sconosciuto di risorse, delle pratiche per gestirne e tracciarne una parte e tutto un sistema di scambi fra individui con gusti, interessi, necessità, ... Non esiste il grande ideale dietro a tutto ciò, quello che gli esponenti di partiti ritengono essere le grandi ideologie o i grandi fenomeni (tipo il chiarissimo neo liberalismo) non sono niente di più che l'idea, diffusa in un gruppo di persone, sul come gestire tali risorse. Punto, nulla più, questo però non è un sistema, e nemmeno chissà che altro. Ogni azione del legislatore avvantaggerà un gruppo sociale rispetto a un altro, creerà degli incentivi positivi e altri dannosi e verrà venduta ogni volta come la salvezza del mondo.¶ ps. Solitamente allegata ai discorsi sul neo liber chel che l'è trovi discorsi su come lo stato sia sempre meno capace di, .... gli sporchi capitalisti hanno troppe libertà e chel che l'è. Faccio notare che il trend europeo e americano è totalmente in controtendenza, debito a iosa, interventi statali ovunque, leggi una dietro l'altra, vincoli alle libertà economiche, .... In UE per esempio hanno appena sprecato miliardi con il PNRR e stanno distruggendo politicamente il mercato dell'auto, liber...cosa??

volabas56 1 anno fa su tio
Possono istituire tutte le commisioni che vogliono, ma come per casi analoghi clamorosi precedenti, finira' tutto a tarallucci e vino. Poi mi fa ridere un frase dell'articolo ( ma veramente ridere),cito, "ecco l'importanza di moralizzare le banche", chi ci lavora sono essere umani e la morale a questi biiiip, non gliene frega proprio un fico secco.

gp46 1 anno fa su tio
Che la commissione voluta dal CF faccia luce su quanto successo al Credito Svizzero, é ancora tutto da vedere......
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