Matteo Muschietti – sentinella dell'ambiente
In questi giornate d'inizio estate è bello recarsi a piedi nei boschi della Regio insubrica. Un itinerario tutto da scoprire è quello che parte da Novazzano valico di Bizzarone e percorre tutti i siti al ridosso della “ramina”. Posato dallo Stato Italiano, negli anni trenta è una eredità del regime fascista: serviva a combattere il contrabbando in modo radicale. Da notare che la “ramina” esiste solo nel Mendrisiotto, nelle altre parti del Cantone il confine è libero. Ma una rete non serve a cancellare i buoni rapporti che esistono con i Comuni confinanti, visto come i problemi che esistono al di là della frontiera sono pure i nostri.
La civiltà contadina che ha sempre contraddistinto negli ultimi decenni la nostra vita, è servita a instaurare rapporti solidi d'amicizia e di collaborazione senza frontiere. Tante nostre ragazze si sposano con chi abita al di là della frontiera e viceversa. È sempre stato un rapporto basato sulla collaborazione e la ricerca di soluzioni destinate a garantire una vita migliore.
Ma veniamo alla passeggiata per vedere che cosa si può scoprire. Dopo il valico di Bizzarone esiste un sentiero che sale verso la chiesa di S. Giuseppe e dei morti di Somazzo. Un percorso immerso nei boschi di castagni di faggi che si snoda tra le colline. Se si è stanchi, in una giornata limpida, alzando lo sguardo si può ammirare il massiccio del Monte Rosa nella sua piena maestosità. Poi si arriva alla chiesa di San Giuseppe e dei morti di Uggiate. Sulla facciata Nord esistono tre piccole finestrelle dove, si dice, siano state murate vive tre giovani che non avrebbero ceduto alle lusinghe di un signorotto per non perdere la loro verginità. Si racconta pure, che un passante proveniente da Riva San Vitale abbia dissetato le tre ragazze morenti porgendo acqua con il suo cappello.
Quale ricompensa, se a Riva San Vitale fosse mancata l'acqua, la gente del comune lacustre doveva recarsi in processione al suntuario per chiederla. Lasciato il santuario si arriva nel paese di Uggiate Trevano. Ci sono molte cose da vedere. Il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, la chiesa parrocchiale, senza dimenticare la possibilità di ritrovarsi nei tanti esercizi pubblichi. Partendo da Uggiate Trevano, si sale verso il confine e lo si costeggia, ammirando la Valle di Muggio e la Valle dei Mulini. Attraverso un sentiero che passa tra pascoli e boschi di freschi querce e si arriva alla sosta del Vecchio Mulino, appena riattato. Da visitare.
Poi si può rientrare in Svizzera o proseguire per Drezzo. Esistono meraviglie da scoprire a un passo da casa. Portate i vostri figli e spiegate loro che la solidarietà deve essere completa col conoscere chi vive al di là della frontiera, vi arricchirà e vi soddisferà in pieno. Questa passeggiata la si può fare anche con il rampichino. I comuni del nostro distretto devo ampliare le relazioni con i comuni italiani sulla fascia di confine, assieme dobbiamo trovare soluzioni sia per loro che per il Mendrisiotto, atte a far cessare questo traffico infernale che tutti i giorni abbonda sulle nostre strade. Avanti e assieme troveremo le soluzioni atte a garantire una vita migliore sia nel Mendrisiotto che al di là della "ramina".