Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
In questi giorni AOZ, che gestisce i centri federali d’asilo in Ticino, ha inviato la disdetta cautelativa del contratto collettivo di lavoro (CCL). Il Sindacato VPOD deplora il fatto che AOZ abbia deciso di disdire il CCL per la fine dell’anno, mentre le trattative sono ancora in corso.
Notiamo che AOZ sottolinea che questa disdetta è cautelativa, che vuole continuare le trattative e che invierà al più presto i documenti per le trattative (alla buon’ora!!). I negoziati sul rinnovo del CCL sono in corso dal febbraio 2023 ed è normale che i negoziati si protraggano per diversi round, durante i quali le due parti si scambiano opinioni e negoziano i punti controversi. Il Sindacato VPOD ha sempre dichiarato di essere pronto a negoziare e che alla fine si tratterà di adottare un pacchetto complessivo.
L'AOZ cita come punto che giustifica la disdetta indica una contraddizione sulle basi legali esistenti nel CCL. Questo è un aspetto sul quale il Sindacato VPOD ha sempre espresso il suo accordo. Ci sono per contro altri punti sui quali il Sindacato VPOD non dà il suo accordo: per il Sindacato VPOD il nuovo CCL non deve comportare una riduzione del diritto di codecisione sugli aspetti centrali. In chiaro occorre evitare di dare il potere a AOZ di effettuare modifiche unilaterali delle condizioni di lavoro, senza interpellare il sindacato e i dipendenti.
Faremo il punto della situazione relativa al CCL in un’assemblea del personale AOZ Ticino nel corso del mese di settembre. In questa assemblea cominceremo a definire le misure di lotta da adottare per sostenere la trattativa nazionale in vista della conclusione di un nuovo CCL.
Le condizioni di lavoro presso AOZ Ticino sono molto pesanti, come evidenziato anche dai media in queste settimane: non possiamo certo immaginare peggioramenti nelle condizioni di lavoro!
Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino