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SARA ROSSINIGiovani apprendisti in difficoltà: il ruolo cruciale delle misure di sostegno per un percorso formativo di successo

14.07.23 - 19:13
Sara Rossini, cofondatrice e direttrice Fill-Up.
Sara Rossini
Giovani apprendisti in difficoltà: il ruolo cruciale delle misure di sostegno per un percorso formativo di successo
Sara Rossini, cofondatrice e direttrice Fill-Up.

Un articolo apparso sul Tages-Angeizer dello scorso 13 luglio evidenzia un aumento di apprendisti che non superano la procedura di qualificazione finale, soprattutto nel settore dell’artigianato e nella ristorazione e c’è chi, come Suissetec svizzera, è molto preoccupata e vuole introdurre delle misure a sostegno dell’apprendistato. Perché, se da una parte si discute sul problema della procedura di qualificazione dall’altra si fa sempre più sentire la difficoltà di reperire personale qualificato. L’apprendistato è sicuramente la strada più breve per immettere personale qualificato nel mercato del lavoro ma se il periodo di formazione si prolunga sempre di più e oltre a questo viene meno anche il titolo di studio, il problema si inasprisce non solo per l’economia ma anche per i giovani che si ritrovano senza un diploma oltre al sentimento di sconforto.

La maggior parte dei giovani che iniziano un apprendistato, soprattutto per il settore dell’artigianato, presenta delle difficoltà scolastiche pregresse; in Ticino si sa che, se appena la media finale delle scuole dell’obbligo lo permette si opta per una scuola di cultura generale (liceo o commercio) o una scuola professionale a tempo pieno, e quindi per gli altri non rimane altro che un apprendistato. Apprendistato che purtroppo è sempre più percepito come una seconda scelta ma che a conti fatti è il percorso formativo che apre molte opportunità di carriera e soprattutto che offre dei vantaggi assoluti rispetto a un percorso unicamente scolastico, in testa c’è lo sviluppo di quelle competenze che sono sempre più ricercate nel mondo del lavoro.

Attualmente nell’apprendistato ci sono dei giovani che fanno fatica perché questo percorso non è poi così semplice come si pensa; entrare nel mondo degli adulti è complicato se in più aggiungiamo la scuola, i corsi interaziendali, gli obiettivi professionali da raggiungere, il libro di lavoro da svolgere e il tempo limitato da dedicare allo studio ci accorgiamo che non è un percorso formativo per tutti.

Incontro settimanalmente giovani che fanno fatica, che non sono più motivati, che non riescono a organizzare lo studio o che hanno effettivamente delle difficoltà scolastiche e doversi mettersi sui libri dopo il lavoro diventa una penitenza, mettendo così in serio pericolo la continuazione del loro apprendistato.

L’apprendistato è fatto anche di azienda che però non può anche prendersi a carico questa parte formativa. Negli ultimi anni sempre più aziende rinunciano a formare e uno dei motivi principali sta nei profili dei candidati che non soddisfano i requisiti richiesti. Ma dobbiamo essere anche realistici e dire che difficilmente le aziende riceveranno profili ritenuti idonei e quindi l’unica via concreta per garantirsi il personale qualificato futuro è quella di sostenere e accompagnare questi giovani con delle misure personalizzate. Le associazioni professionali sono consapevoli della problematica e per questo motivo Suissetec sta progettando di inserire un coach della formazione in tutte le regioni svizzere con l’obiettivo di sostenere le aziende e di sviluppare al loro interno una cultura formativa che le porti a continuare a formare offrendo dei percorsi formativi di qualità. Questa misura toccherà unicamente le aziende, ma chi aiuterà i giovani apprendisti?

Gli apprendisti non possono essere lasciati soli, hanno bisogno di una guida che li sostenga, li accompagni, li stimoli durante l’apprendistato e che allo stesso tempo sia in grado di motivarli e offrire gli strumenti giusti per portare a termine in modo positivo l’apprendistato.

Fill-up, azienda nata nell’aprile 2022, funge da “cerniera” nel mondo del lavoro; il nostro compito è quello di accompagnare gli apprendisti verso la maturità professionale, non quella scolastica per intenderci, fornendo loro gli strumenti per orientarsi e per poter crescere professionalmente aiutandoli anche ad acquisire l’autonomia e la sicurezza necessaria per poter portare a termine con successo il loro percorso formativo e soprattutto per poter decidere del proprio futuro.

Sara Rossini, cofondatrice e direttrice Fill-Up

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COMMENTI
 

Porzarama 1 anno fa su tio
La Formazione nell’Apprendistato necessita di una analisi di tutte le sue componenti da parte di tutti gli interessati, specialmente le parti che hanno ruolo specifico nelle Aziende che sono il nucleo e pilastro portante del sistema dualistico accanto alla Scuola, altra componente essenziale.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Appunto, ma per il Cantone tutto bene? Se già a 15 anni un ragazzo/a deve prepararsi come se fosse un dipendente che deve passare la classica selezione, per me non ci siamo. Soppratutto, perché devo pagare? Se siamo arrivato a questo punto, cara Consigliera di Stato Carobbio, non ci siamo!! Un bel controllino nei vari uffici ci starebbe molto bene, per me alcuni dirigenti sono arrivati alla data di scadenza da anni, ma si va avanti a tenerli lì solo perché rossi ed intoccabili?

RR024 1 anno fa su tio
Cara Sara.. non sai più come arrivare a fine mese? Non mi risulta che il tuo modo di fare sia ben visto dalla DFP! Si dovrebbe lavorare a monte ed evitare che il 44% dei giovani vadano avanti a studiare.. Si deve rendere l’apprendistato più attrattivo e, come é sempre accaduto, con impegno e dedizione TUTTI possono ottenere il loro AFC!

Maracanás 1 anno fa su tio
Risposta a RR024
Quasi tutti… le cime ci furono, ci sono e ci saranno SEMPRE! I giovani di oggi non hanno stimoli. Domanda: Perché hai scelto questo lavoro? Risposta: perché non ho trovato altro. E alla fine anche se passassero il loro esame AFC la demotivazione e l’abbandono della professione scelta è da considerare!

SaraRo 1 anno fa su tio
Risposta a RR024
Glielo diciamo anche al signor Thomas Bolli, ricercatore del Poli di Zurigo che ha rilasciato l'intervista al Tages-Angezeir "Immer mehr Lernende rasseln durch die Abschluss­prüfung" che bastano impegno e dedizione e TUTTI possono ottenere un AFC? Saluti dalle splendide Dolomiti. PS: la tisana alla camomilla aiuta ad alleviare il mal di pancia.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Perché dovrei pagare e non poco, per avere un servizio garantito dallo Stato per far fare l'apprendista a "mio" figlio/a? Tutto trasparente o entro breve sarà una prassi che i datori useranno ben sapendo di questo servizio di selezione? Da anni l'apprendista serve solo come manovalanza a basso costo ma fatturata come ausiliario.
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