Evelyne Battaglia-Richi, candidata al Consiglio degli Stati PVL
Viene spiegato a scuola, viene celebrato ogni anno e non importa in quale lingua lo si festeggi: il primo d’agosto è il primo d’agosto. Il compleanno della Svizzera è una data speciale. Una festa di tutti e per tutti che va festeggiata nei quattro angoli del Paese e non solo.
La Festa nazionale onora i valori che rendono la Svizzera unica nel mondo. Valori che vengono ammirati da tutti. Tra questi vi è la nostra forza di restare coesi e uniti nella diversità culturale del nostro piccolo grande Paese con quattro lingue ufficiali e molte altre lingue parlate (non ufficiali). Questo giorno rappresenta un momento di unità nella diversità, in cui onoriamo il passato e celebriamo il futuro. I festeggiamenti del 1° agosto ci ricordano che facciamo parte dello stesso Paese indipendentemente dalla lingua che parliamo. Così una zurighese di nascita e ticinese d’adozione come me festeggia dopo 40 anni in Ticino la festa in italiano, mentre qualche ticinese oltre Gottardo festeggia oggi in tedesco o in francese. Il Ticino geopolitico va da Chiasso ad Airolo. Il Ticino quale parte della Svizzera con una cultura italiana, si estende invece fino a Ginevra e Zurigo.
La Festa nazionale è un momento di viaggio. Noi svizzeri ci spostiamo volentieri tra regioni linguistiche. L’italiano e l’italianità non sono unicamente confinati al Canton Ticino e al Grigioni italiano. Oltre la metà degli italofoni non vive nella Svizzera italiana, anche se continua a mantenere un legame con la propria terra d’origine. E non sono pochi gli svizzeri di oltre Gottardo come me che hanno scelto invece di venire a vivere in Ticino. Ciò che ci lega come regione al resto della Svizzera va oltre un semplice tunnel e ben oltre un eventuale pedaggio.
La Festa nazionale è un’affermazione della Svizzera nel mondo. Siamo un popolo che onora la tradizione, ma siamo pure un Paese aperto sul mondo, capace di innovare, aiutare e cooperare con le istituzioni internazionali. Con circa un decimo di connazionali che vivono all’estero, il Primo d’agosto riecheggia in tutti gli angoli del globo.
La Festa nazionale è un insegnamento di tolleranza e democrazia. Poter festeggiare questa Festa nazionale nella propria lingua è per noi acquisito e scontato. Eppure in tanti Paesi parlare nella propria lingua madre può significare essere perseguitati o peggio. La Svizzera insegna che la tolleranza e la convivenza tra culture diverse è possibile. In un momento storico in cui la democrazia è sotto attacco un po’ ovunque, il Primo d’agosto deve essere festeggiato con ancora più vigore. Il messaggio è chiaro: convivere non solo è possibile ma può essere fonte di grande prosperità.
La Festa nazionale è una festa anche per i turisti, i residenti e tutti coloro che vivono nel o visitano il nostro Paese. La Svizzera ospita decine di milioni di turisti ogni anno e ca. un quarto della popolazione residente arriva dall’estero. In questa occasione riaffermiamo i valori della tolleranza, dell’apertura e della libertà. Poco importa chi, dove e come. Il primo di agosto è una festa speciale per tutti coloro che hanno un legame con il nostro Paese.
Questa Festa deve continuare a essere ciò che è sempre stato: un momento per unire e non dividere, tollerare e non discriminare, fonte di libertà da celebrarsi con orgoglio sicuramente, ma anche con rispetto e comprensione per tutte le culture in Svizzera e nel mondo. Buon Primo agosto!