Simone Gianini, vicesindaco di Bellinzona
Il lavoro degli agenti di polizia (sia delle comunali, sia della cantonale) è sempre più difficile: stretti, da un lato, tra il martello delle sollecitazioni d’intervento, che si pretende deciso e risolutivo, in situazioni spesso degenerate di ordine pubblico e, dall’altro, l’incudine del rimprovero poi, a seguito di denunce, anche da quel lato sempre più frequenti, di aver ecceduto.
Quanto portato alla luce dalla capo dicastero di Chiasso è emblematico: in una situazione vieppiù insostenibile per la popolazione della cittadina di confine che si trova a dover gestire casi problematici legati alla presenza del Centro federale d’asilo, gli agenti della comunale sono giornalmente richiesti d’intervento, salvo poi vedersi, altrettanto frequentemente, fatti oggetto di denuncia per abuso di autorità da parte dei medesimi perturbatori dell’ordine. Il rischio è che così si tenda a non più intervenire.
Andrebbe quindi mostrata solidarietà sia verso gli agenti, ma anche verso chi ne è responsabile politicamente in situazione oggettivamente difficile, invece di chiedere se quei responsabili politici possano (e ci mancherebbe altro!) denunciare pubblicamente tali difficoltà, anche portando l’esempio di un caso concreto.
Solidarietà quindi alla PolCom di Chiasso e alla collega capo dicastero che ne è alla testa.
Simone Gianini, vicesindaco di Bellinzona