Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
Legge le domande il sindaco, che firma la risposta in rappresentanza del Municipio, alla petizione inviata da un cittadino infastidito dal volume dell’immissione fonica dopo le 23, ora dalla quale il livello della musica doveva essere di sottofondo giusto l’autorizzazione? Contestualmente, il sindaco legge le risposte prima di firmarle?
È inaccettabile ricevere una risposta da un’autorità preposta a vigilare sul rispetto delle leggi espressa in modo vago, tendenzioso e contraddittorio rispetto a quanto prima affermato, su tutto, fuorviante con insinuazioni al limite del temerario. Insomma una risposta (un eufemismo) volta a svicolare, non rispondendo, nel merito delle puntuali domande poste con la petizione del 12 giugno 2023!
Per il Municipio le valutazioni effettuate dalla polizia comunale in corso di svolgimento della manifestazione non hanno portato ad alcuna costatazione negativa in ordine a qualsivoglia aspetto. Insomma, confutata dagli accertamenti di Polizia niente di anormale, fatta eccezione, eccepisce il Municipio, (nota d.r.: “che tola”), della segnalazione (di disturbo della quiete) da ricondurre alla persona del cittadino che si è dato la briga di porre domande scomode nella forma della petizione.
È da biasimare un’autorità che sostiene le sue inadempienze, beffando la cittadinanza (in breve tempo sono state raccolte firme di persone autorevoli che confermano l’avvenuta turbativa)! L’omissione del dovere di monitorare il livello delle immissioni foniche a tutela della quiete e della salute delle persone residenti nel quartiere che dall’autorità vanno tutelate per il bisogno di riposo notturno è un fatto grave. Mostrandosi infastidita da domande scomode e pronunciandosi in modo vago e fuorviante abilmente volte a svicolare non rispondendo nel merito delle puntuali domande poste con la petizione del 12 giugno 2023, Il Municipio dà un’altra prova del suo arrogante disinteresse a lavorare in modo professionale e a esigere dall’amministrazione comunale il rispetto della legalità.
A giro di un paio di telefonate, altre persone hanno confermato di essersi lamentate per l’eccessiva e lesiva immissione fonica causata dalla negligente gestione dell’evento da parte della titolare dell’autorizzazione.
Ma c’è di peggio! Spudoratamente il Municipio mente sapendo di mentire rispondendo che “i relativi documenti non esistono”! In ordine: prima accettando l’accesso a una domanda LIT con la quale si chiedevano le registrazioni dei valori fonometrici alla fonte e in vari punti del quartiere da chi autorizzato la manifestazione e per controllo da polcom, aveva negato l’esistenza di rilevamenti fonometrici.
Premesso che per legge la popolazione va tutelata da immissioni foniche eccessive, ora il Municipio su quali oggettivi riscontri pretende di fondare la risposta alla petizione? Sui rilevamenti “a uregia” di polcom? Su misurazioni di polcom sì effettuate, ma verosimilmente occultate? Si occultano le misurazioni effettuate per sottrarre le prove di un accertato superamento dei limiti fissati con l’autorizzazione?
Il livello d’immissione fonica al momento delle richieste sovrastava il rumore di un veicolo con motore termico in transito sulla strada, dopo 2300 ora dalla quale il livello della musica doveva essere di sottofondo giusto l’autorizzazione. Il Municipio difende la provata inaffidabilità di polcom della quale porta la completa responsabilità?
Difende anche le inadempienze della titolare dell’autorizzazione, rendendosi complice dell’inosservanza di norme e condizioni peraltro definite con l’autorizzazione (musica di sottofondo dalle 2300 in deroga alle disposizioni OIF /NAPR – grado di sensibilità che ammettono immissioni foniche di 50 dB(A) dalle ore 19 alle ore 07) che per gli eccessi avrebbe dovuto essere sanzionata per la ripetuta inosservanza delle condizioni dell’autorizzazione?
Ne consegue che il Municipio con la risposta alla petizione si pone in un palese stato di contraddizione e contestualmente nell’illegalità sostenendo di fatto l’inosservanza di norme federali, cantonali e comunali, come pure delle condizioni di autorizzazione della manifestazione da esso stesso definite.
Si osserva che il Municipio non si comporta con il dovuto equilibrio, sopra le parti, così come il cittadino si attende da un’autorità. Opera come una parte costretta a difendere l’indifendibile azione della sua lacunosa amministrazione con argomenti privi di riscontri oggettivi, insomma un abuso di autorità.
Richiamato il tanto decantato senso professionale Il Municipio è primariamente tenuto a mettere in atto quanto di sua competenza a tutela della dovuta quiete, rispettivamente della tutele del riposo notturno delle persone, che non vanno lese per la dolosa inosservanza di leggi e norme.
È deplorevole e inaccettabile la risposta alla petizione firmata dal sindaco. Rispedita a giro di posta, si torna a chiedere (la risposta è un dovere tutelato dalla Cost.) che il Municipio riesamini tutte le questioni poste con la petizione e si pronunci con una puntuale risposta in ordine alle domande formulate. Che il sindaco pensi di darsi all’ippica nel 2024?
Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
Ecco le domande richiamate:
1. Un’urgente decisione di principio e, transitoriamente, l’eventuale rettifica e la completazione della decisione per l’autorizzazione concernente le prossime feste di fine estate 2023 e ogni e qualsiasi futuro evento, con un adeguato obbligo di monitoraggio dei valori del livelli di sonorità per musica immessa con mezzi elettroacustici in Piazza Grande a Giubiasco, più precisamente in punti indicativi dello stato d’immissione fonica.
2. Un accertamento dei fatti con l’apertura di un’inchiesta del Municipio, considerate le richieste telefoniche (registrate) e scritte (agli atti) per la rilevazione strumentale dei valori delle immissioni foniche dopo le ore 23 durante i giorni dell’evento del 17 al 21 maggio 2023.
2.1 È corretta l’indicazione del Municipio che non sussistono rilevazioni fonometriche per le serate dal 17 al 21 maggio 2023?
2.2 Polcom occulta informazioni nel merito di rilevamenti delle immissioni foniche misurate giusto il protocollo usuale?
2.3 Qualche personaggio ha impedito che polcom protocollasse con rilevazioni fonometriche il monitoraggio per sottrarre le prove di una crassa violazione delle condizioni dell’autorizzazione? (nota: l’autorizzazione, per tutte le serate, imponeva musica di sottofondo dalle ore 23).
3. Che il Municipio si pronunci sul principio preminente e inderogabile che non è ammesso prescindere dall’obbligo di una protezione della popolazione e della salute pubblica.
3.1 Che per l’aggregazione (socializzazione) delle persone in Piazza a Giubiasco non occorre eccedere con musica amplificata con mezzi elettroacustici oltre i limiti dell’autorizzazione, considerato che sono state ordinate disposizioni che impongono musica di sottofondo dalle 23, in deroga ai limiti ordinari fissati con la pianificazione locale NAPR.
4. L’autorizzazione per siffatte manifestazioni che comportano una ponderazione multidisciplinare deve far luogo a una decisione del Municipio munita dei mezzi e dei termini di ricorso e pubblicata all’albo comunale (ROIF, art. 7).
5. Intende il Municipio conferire un mandato esterno a specialisti della disciplina per mappare il livello di immissione fonica nel quartiere in punti abitati da residenti quali: Largo Olgiati, in Cima Piazza, rotatoria viale Stazione/viale 1814 e altri ancora da stabilire?