Matteo Muschietti – sentinella dell'ambiente – candidato al Consiglio Nazionale Avanti con Ticino e lavoro
Non se ne può più. Caldo al mattino, caldo alla sera, ma soprattutto durante il giorno è un calvario.
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul cambiamento climatico davanti a queste evidenze, sappia che purtroppo non è che l’inizio di quello che ci attende in futuro.
Qui nel Mendrisiotto eravamo abituati a delle estati calde, ma non roventi come quella che stiamo vivendo. Quando le temperature superano in modo costante i 30 gradi, arrivando anche a 34 gradi, si soffre e si fa fatica a svolgere le funzioni vitali. Non parliamo delle notti, per definizione tropicali quando le temperature superano costantemente i 20 gradi. A farne le spese, tra i tanti ci sono i lavoratori edili, che devono sopportare il forte caldo e lavorare all'aperto sotto la stinca del sole. A sera tornano alle loro famiglie devastati da quanto hanno patito durante queste giornate. Le persone anziane sono in fibrillazione, si sentono male più facilmente ed hanno bisogno del sostegno morale di parenti e amici che devono accudirle e rinfrescarle per aiutarle a sopravvivere in modo decente. I pronti soccorsi sono allertati 24 ore su 24, pronti ad accogliere chi è nel bisogno. I consigli per trovare dei piccoli rimedi sono quelli di bere acqua e di stare in casa nelle ore di maggior soleggiamento. Non sono queste le estati che tutti hanno sognato per vivere giornate piene all'aperto, sentirsi vivi e godere dei momenti più belli circondati dalla natura mediterranea che ha sempre contrassegnato in modo positivo la stagione più bella dell'anno.
Oggi invece siamo costretti a tapparci in casa chiudendo le persiane, e chi è più fortunato può accendere l'aria condizionata. Ma è questa la vita che abbiamo sempre sognato? No di certo. Le estati saranno sempre così o peggio e non ci sarà più spazio per fare passeggiate immersi nella natura godendo di un paesaggio che senza recarsi in vacanza è magnifico.
Anche il lago Ceresio subisce questa calura e propone la fioritura delle alghe che non permettono alla popolazione di potersi immergere nelle sue acque.
Insomma, tutto va storto con questa calura disumana, che compromette pure la vita giornaliera della nostra fauna, non abituata a questi calori. I boschi per il momento tengono ancora, ma se continua questo caldo presto assisteremo ad una moria di piante che già l'anno scorso hanno patito tantissimo.
Ora non ci si può nascondere dietro un dito, ma è venuto il momento di affrontare da parte delle nostre Autorità questa situazione in modo concreto. Non aspettiamo che sia troppo tardi, ma pensiamoci ora, studiando come affrontare le prossime estati. Le soluzioni ci sono, basta avere la buona volontà e tutti assieme proporle. Iniziamo dalla fonte più importante: l'approvvigionamento idrico per la nostra popolazione e per la natura. Tutto si può fare basta avere la buona volontà per risolvere i problemi.
Non dimentichiamo che tutti gli anni il processo di desertificazione si intensifica a livello globale, per favore non troviamoci impreparati!