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AMALIA MIRANTESilenzio: comincia la Scuola!

25.08.23 - 13:19
Amalia Mirante, granconsigliera Avanti con Ticino&Lavoro
Amalia Mirante
Silenzio: comincia la Scuola!
Amalia Mirante, granconsigliera Avanti con Ticino&Lavoro

Al sorgere dell’alba di lunedì prossimo, le strade del cantone Ticino saranno animate da un vivace caleidoscopio di giovani menti in fermento: migliaia di allievi, dai più piccini ai giovani adulti, faranno ritorno nei luoghi dedicati allo sviluppo e alla crescita. Il primo giorno di scuola, con i suoi zaini nuovi e le scarpe ancora intatte, i timidi sorrisi di chi è alla sua prima esperienza e gli sguardi comprensivi degli studenti più grandi, ha sempre un sapore particolare nel nostro cantone e in tutto il mondo.

Quest’estate, come altre, ha visto l'arena politica e mediatica far rumore per questioni di scarsa sostanza, distogliendo lo sguardo dal vero cuore palpitante della nostra comunità. La scuola, con la sua nobile missione di educare le generazioni future, procede silenziosa e tenace, spesso lontano dai riflettori. Una missione portata avanti da un trinomio indissolubile: docenti, allievi e famiglie.

La scuola pubblica ticinese affronta ogni giorno sfide di un'importanza colossale, che vanno ben oltre le semplici discussioni superficiali che hanno occupato alcuni in questi giorni. Ci sono docenti che, armati di passione e competenza, navigano le tempeste dell’integrazione dei migranti, della differenziazione educativa, delle interazioni talvolta tese con le famiglie e con una società in continuo divenire.

Quando le campanelle delle scuole risuoneranno lunedì, spero che la comunità si soffermi a riflettere sulla vera essenza della nostra istituzione educativa, mettendo da parte le polemiche effimere. Dobbiamo chiederci: quali sono le vere priorità? Certo, non si tratta di brevi dibattiti su argomenti di tendenza, ma di questioni profonde e strutturali.

Da docente, il mio più grande desiderio è che tutti noi, come società, riserviamo il tempo e l'attenzione necessari per valorizzare la Scuola con la "S" maiuscola. Non lasciamoci sedurre dalla tentazione di utilizzare questo tempio del sapere e della crescita personale come merce di scambio per interessi politici effimeri. I nostri ragazzi e le nostre ragazze sono il futuro; meritano il nostro impegno, la nostra dedizione. E i docenti, con le loro aspettative e speranze, attendono il nostro sostegno. Lavoriamo insieme per non deludere queste aspettative, per non tradire la fiducia che essi ripongono in noi.

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COMMENTI
 

RonDesanctimonious 1 anno fa su tio
Hai pensato tu al titolo? Abbastanza rIdicolo

Bella 1 anno fa su tio
Io spero che al suono della campanella, come dice l'articolo, suona soprattutto per i maestri, che il suono svegli in loro la passione vera dell'insegnamento, la vera essenza, aiutare a capire, aiutare a motivare i ragazzi con amorevole serietà.

Bella 1 anno fa su tio
Le vere priorità sono, sostituire alcuni professori di scuole superiori, incompetenti. Senza passione, senza entusiasmo, senza voglia di insegnare facendo apprendere agli allievi in difficoltà con la dovuta calma. Cambiare maestri che pensano solo a raggiungere la fine del programma, senza tenere conto di chi non ha capito bene alcune cose. Questo è quanto.

pirlo 1 anno fa su tio
. Non esprimere opinioni. È un po' tipico per questo movimento. Non fare mai capire da che parte si sta. Così non si scontenta nessuno. Avanti così

Granzio 1 anno fa su tio
Risposta a pirlo
Io sono andato a seguire un paio di volte le sessioni del GC consiglio e devo dire che i 3 rappresentanti di AVANTI con Ticino & Lavoro sono molto attivi e propositivi. Peccato che al momento siano solo in 3.

HSF 1 anno fa su tio
Risposta a pirlo
A me pare che abbia espresso chiaramente un'opinione: le polemiche sollevate pretestuosamente in questi giorni hanno scarsa sostanza.

Granzio 1 anno fa su tio
Giustissimo, altro che agenda LGBTQ+ ed esperimenti vari della gauche caviar.
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