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L'OSPITEIdentità di genere ed Agenda scolastica: chiediamo ascolto e dialogo rispettoso

30.08.23 - 17:40
di Pro Familia Svizzera italiana, Conferenza Cantonale dei Genitori, Pro Juventute, Associazione ticinese delle famiglie monoparentali
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Identità di genere ed Agenda scolastica: chiediamo ascolto e dialogo rispettoso
di Pro Familia Svizzera italiana, Conferenza Cantonale dei Genitori, Pro Juventute, Associazione ticinese delle famiglie monoparentali

LUGANO - Identità di genere ed Agenda scolastica: chiediamo ascolto e dialogo rispettoso.

La polemica sulla distribuzione dell’Agenda scolastica ha raggiunto toni e metafore offensive nei confronti di persone, giovani e famiglie che vivono situazioni di sofferenza, che meritano ascolto e rispetto. 
Invece di aprire la discussione sulla capacità della nostra scuola e dei nostri figli nell’affrontare un dibattito sul giusto momento e le giuste parole per discutere di temi sensibili, si sta procedendo in ordine sparso a colpi di divieti e censure creando una situazione disomogenea tra i circa 3'000 allievi di 5a elementare, in cui Comuni e genitori decidono individualmente l’uso di un ausilio scolastico. 
Questo modo di procedere crea un divario infelice riguardo temi di società, già attuali e sotto gli occhi delle giovani generazioni. Le scriventi associazioni stanno seguendo con preoccupazione il dibattito che si è sollevato sulle interpretazioni e le intenzioni attribuite a 2 delle 170 pagine dell’agenda scolastica 2023-24. Vogliamo anzitutto ribadire l’importanza di usare toni pacati e termini rispettosi nel parlare di giovani che vivono qualunque tipo di disagio o fragilità. Stigmatizziamo in modo deciso l’uso di parole o immagini offensive, tentativi di umiliare o ridicolizzare gruppi di persone. Crediamo che il dibattito sia utile, se si svolge su un terreno di dialogo e comprensione reciproca. Viceversa si rischia di dividere e relegare
gruppi di persone e famiglie a mere minoranze statistiche, generando e acuendo sofferenza e discriminazione.

Ricordiamo che la discussione verte su un’agenda che serve agli allievi per calendarizzare compiti e vacanze, e al tempo stesso può essere utilizzata per accennare a temi che toccano il percorso di crescita e la formazione di competenze relazionali tra gli allievi, che durante la scuola dell’obbligo danno forma alla propria identità di cittadini. Con alcune immagini e brevi dialoghi interiori, nell’Agenda si descrivono esempi di giovani che incontrano ostacoli da superare, ed esempi di giovani che offrono sguardi di sostegno benevolo ai compagni in difficoltà.
Gli ostacoli scelti sono la timidezza, l’insicurezza, le difficoltà scolastiche, la difficoltà di gestire la rabbia, la voglia di somigliare a qualcun altro, il sentirsi discriminati, il disagio verso la forma del proprio corpo ed infine il disagio nel riconoscersi nella propria identità sessuale biologica.

Riguardo i temi trattati, ci preme indicare che avremmo visto positivamente la tematizzazione dello sguardo di comprensione e sostegno verso allievi con neuroatipicità e con handicap fisici, temi importanti che meritano uno spazio in una delle prossime edizioni dell’Agenda.

Entrando nel merito, siamo convinti che non sia mai troppo presto per favorire in positivo le competenze relazionali e la ricerca del prossimo, e che non sia ragionevole sostenere che con questa agenda si promuovano tra i ragazzi dei disagi o dei dubbi, tantomeno con riguardo al tema specifico dell’identità di genere, che come gli altri temi viene solamente accennato con parole semplici. In questo caso la banalizzazione è obbligata dal tipo di documento in cui i temi vengono accennati, appunto un’agenda, ma ci pare molto efficace per veicolare il primato della relazione, dell’accettazione e del sostegno del prossimo, a scuola e nella vita.
Riguardo al tema dell’identità di genere, come per quello dell’orientamento sessuale, abbiamo raccolto testimonianze da genitori preoccupati all’idea che si affrontino temi simili in 5a elementare, ma anche la preoccupazione di genitori con figli interessati direttamente dai temi citati, che vedono una occasione di prevenzione del clima scolastico e del rispetto delle diversità anche dalla conclusione delle elementari. A nostro avviso queste preoccupazioni vanno ascoltate e incluse entrambe nel dialogo tra famiglie e istituzioni scolastiche.
Proporre questo tema nella scuola dell’obbligo, istituzione pubblica preposta alla formazione di cittadini, consente di non affidare le generazioni scolastiche unicamente alle tendenze e alle agenzie private della rete, e questo sin dalla quinta elementare quando l’uso del telefonino e dei media è già molto diffuso, con le esposizioni del caso. Ci pare poi che la Scuola, con l’accenno al dialogo sull’identità di genere, rifletta quanto presente in società con l’obiettivo specifico di conservare un clima di inclusione (previsto dalla legge) anche su questa differenza tra gli individui.
È altrettanto importante riconoscere che ci sono alcuni elementi di ragionevole condivisione, come il rispetto di ogni persona nella sua peculiare e differente condizione, che per via delle proprie condizioni personali (disabilità, razza, religione, tendenze affettive, ecc.), non deve essere in alcun modo essere oggetto di bullismo, violenze, insulti, discriminazioni e metafore svilenti sui media. Per queste ragioni sosteniamo i contenuti dell’Agenda scolastica e sollecitiamo le scuole ad approfondire al di là dell’Agenda, gli indispensabili aspetti antropologici per comprenderne significati e relazioni, accompagnando il cammino dei nostri figli più disorientati. Un’occasione da cogliere anziché censurare. 

Ricordiamo che l’uso di un’agenda in 5a elementare è utile per preparare gli allievi alla pianificazione di scadenze e lavori scolastici, in vista del passaggio alla complessità della scuola media. Speriamo quindi che nei Comuni in cui non viene consegnata l’agenda della Svizzera italiana quest’anno, venga comunque fornito dalle autorità scolastiche un ausilio sostitutivo.
Invitiamo infine tutti a visionare l’Agenda disponibile integralmente sul sito https://scuolalab.edu.ti.ch/, di modo che ciascuno possa farsi una idea critica propria dei contenuti, e valutare se e quali argomenti discutere in famiglia, a prescindere da questa o altre prese di posizione pubbliche. 

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COMMENTI
 

Marta 1 anno fa su tio
Mi sembra ci sia poi troppo vittimismo e troppi temi in un sol momento! ...certamente temi molto importanti ma che devono essere affrontati dai genitori a casa loro e dai vari insegnanti durante le lezioni come del resto già avviene e soprattutto nel giusto momento della crescita del bambino e nella forma adatta. Proporre delle serate informative e di incontro per i docenti e i genitori e chiarire questi temi sarebbe un primo passo. L'agenda per gli alunni, lasciamogliela a loro, alla fine deve essere un loro spazio da gestire e non nostro!

Pier1212 1 anno fa su tio
A mio modesto parere, non credo che questo tema sia così importante per la maggior parte dei nostri giovani. Va sicuramente affrontato, ma non con i più giovani e mi riferisco ai ragazzi di V. Quello che invece mi preoccupa moltissimo, sia nei giovani e non, sono i video giochi, i telefonini la TV, che stanno rubando letteralmente molte ore di tempo libero, dove si potrebbe leggere, passeggiare, divertirsi in altri modi. Ma avete mai assistito ai nuovi programmi per i ragazzi? Già qui si indottrina su certi temi, e anche su quello trattato in agenda. Per tornare in tema l’agenda deve rimanere tale è ciò serve per annotare appunti, compiti ecc. ecc.

andrea28 1 anno fa su tio
Le reazioni ci sono state, ma sono state appunto delle reazioni, cioè conseguenza di un'azione maldestra che, come si legge in questo comunicato, non vuol tener conto del parere e dei timori di chi la pensa diversamente. Nelle due "paginette" che si verrebbero innocue vengono invece trasmessi diversi messaggi fortissimi. 1 La confusione che può avere un adolescente sullo sviluppo sessuale é duratura, mentre invece é passeggera e talvolta provocata di situazioni esterne (divorzio dei genitori, violenze). 2 I compagni conoscerebbero il significato di fluidità e lo approverebbero, mentre a quell'età non lo capiscono e non é neppure certo che abbia un senso (scientificamente). 3 L'amica della vignetta propone di tagliare il filo che corrisponde al sesso biologico per mantenere quello non biologico, e questo é un invito a prendere una decisione arbitraria, affrettata e insensata, ma che corrisponde a un certo filone di pensiero. Non nascondetevi dietro ad un dito.

Pier1212 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
Condividi pienamente.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
Perfettamente d'accordo, hai centrato tutti i problemi coinvolti in questa propaganda buonista che usa la sensibilizzazione per l'inclusività come cavallo di trota (censura) per veicolare un'ideologia che è palesemente di parte.

Mar 1 anno fa su tio
Guardano questa agenda mi manda in depressione

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a Mar
Condivido. C'è il maldestro inserimento banalizzato della problematica in questione, ma per chi si è presa la briga di leggere le frasette aggiuntive settimanali, furoreggia un pessimismi e vittimismi spaventoso. Ma è mai possibile che hai ragazzi non si possa trasmettere un pò di positività? Si direbbe che chi ha preparato questo libercolo non abbia alcun contatto con la gioventù, che è positiva verso la loro relatà, verso il mondo e verso il futuro. Si continua a voler far esprimere loro le paure di certe persone sempre negative. Si ci sono situazioni anche di una certa violenza, ma le si affronta in un altro modo che con le frasette in cerca di effetto. Anche quì , il governo può fare un'altra piccola fetta dir isparmio. Se effettivamente c'è stato un gruppo di studio dei soliti esperti che ha lavorato per mesi e mesi per produrre questo, veramente possiamo dire che il menefreghismo è imperante in chi ordina queste cose. Non sarebbe più semplice delegate ai privati nostrani di produrre un'agenda scolastica fine solo a sè stessa che sia valida per tutti? Ma forse è pretendere troppo.

Voilà 1 anno fa su tio
Mi chiedo come mai il DECS ha dimenticato bambini con neuroatipicità e con handicap fisici, problemi più appariscenti e da trattare prima della V elementare, dando la precedenza all'identità di genere, problema più complesso da spiegare e da comprendere. A mio modo di vedere i toni si sono alzati quando chi ha sollevato dubbi sull'opportunità di presentare il tema in V elementare e su un'agenda è stato tacciato di essere bigotto, retrogrado e addirittura fascista . Il tema del rispetto dell'altro e di tutte le "diversità" deve essere trattato da subito in famiglia e in ogni ordine di scuola. La scuola ticinese, forse la più inclusiva della Svizzera, ha messo in atto tutte le misure e i sostegni necessari all'inclusione di bambini con handicap già dall'asilo, permettendo che si confrontino gli uni con gli altri, rendendosi conto che non sono così diversi, che quello che sanno e possono fare è molto superiore agli impedimenti dovuti all'handicap, e questo fa sì che probabilmente molti bambini/ragazzi conoscano il rispetto più dei loro genitori.

Aktion 1 anno fa su tio
se c'è davvero un fenomeno di sovrappopolazione allora l'agenda è giustificata

Carletto1984 1 anno fa su tio
BRAVO! Parole SANTE! Nessuno dice che l’agenda sia inutile o che non debba essere un veicolo per portare dei messaggi di inclusione, solidarietà, ecc… ma certi temi non si possono “buttare la”, anche se solo in due pagine, anche se solo in due righe! Perché non descrivere una strategia di studio per aiutare gli allievi ad imparare? Lasciamo alle famiglie il compito di affrontare certi temi!

Peter Parker 1 anno fa su tio
Vorrei far notare che toni e metafore offensive sono arrivati da entrambi gli schieramenti, cosa che anche in questo contributo invece non viene chiarito. Purtroppo è la nostra società che si esprime in questo modo, inutile pensarla diversamente. Non credo di aver mai assistito ad un’ondata di critiche cosi numerose verso il DECS su un unico preciso tema. Le reazioni che questa agenda ha scatenato (poiché trattasi di materiale preparato dallo Stato) dovrebbe fare riflettere il DECS se davvero sia stata un’idea sensata. Sono certo, anzi certissimo, che qualsiasi altro tema sulla comprensione, sostegno, inclusione, accettazione verso allievi con qualsiasi altri handicap fisico e mentale non avrebbe mai e poi mai generato nessuno tipo di controversia. E per queste persone (a cui nessuno dedica sfilate, giornate (e mesi) mondiali, bandiere, films, canzoni, etc…) la questione inclusione e’ sicuramente più sentita ed indispensabile, poiché coinvolge le persone stesse e chi se ne deve occupare. Senza contare le sfide legate ai budget familiari. Il tema coperto da 2 pagine (un messaggio lo si può dare anche in una riga, quindi inutile continuare a minimizzare con il rapporto 2 pagine su 170) non è assolutamente condiviso ed e’ decisamente troppo controverso, soprattutto se diramato da un ente statale, soprattutto ai bambini. Se se ne sta ancora parlando un motivo ci sarà. E non è per bigottismo.

Lösschen 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Concordo pienamente, una struttura sociale che si dirama su troppi versi, dimenticando problematiche che avremmo dovuto affrontare da molto tempo addietro e che si aggiungono senza mai trovare un aiuto

Celamen Tarvipia 1 anno fa su tio
Grazie per questo bell'intervento oggettivo descrittivo propositivo ed educativo. Un po' di sagge parole fanno bene all'anima.
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