«In Ticino abbiamo assolutamente bisogno di posti di lavoro a condizioni dignitose per i residenti».
La consigliera federale Karin Keller-Sutter vuole ostacolare il commercio di frontiera, per forzare la popolazione svizzera a fare acquisti nel nostro paese. È sorprendente una manovra simile da parte di un'esponente del PLR, partito che spinge molto per gli accordi con l’Unione Europea e che sostiene la libera circolazione delle persone senza limiti.
Vedo una grossa contraddizione di fondo: libera circolazione, ma commercio privato molto limitato. Invito la signora Keller-Sutter a venire in Ticino a incontrare noi, cittadine e cittadine, per avere il vero polso della situazione (parlare con altri politici sarebbe fuorviante). Si sentirebbe dire che il nostro Direttore del Dipartimento Economia e Finanze, pure liberale, non muove un dito a favore della preferenza locale nelle assunzioni, anche nei settori molto dipendenti dagli investimenti statali.
Si sentirebbe dire che il candidato liberale Farinelli, collaboratore della SSIC, non ha ancora dato una risposta chiara circa l’assunzione nelle imprese edili in Ticino dei muratori neo-diplomati. E in Ticino abbiamo assolutamente bisogno di posti di lavoro a condizioni dignitose per i residenti. Si sentirebbe dire che se le imprese hanno il diritto di scegliere chi assumere senza dare preferenza ai residenti, allora i consumatori devono poter godere della stessa libertà: acquistare dove vogliono. Se invece vuole limitare gli acquisti all’estero, allora prima deve convincere le autorità locali, nel nostro caso il Direttore del DEF, a utilizzare gli investimenti pubblici per creare opportunità di lavoro a condizioni dignitose per i residenti. Fatto questo, si può discutere per una preferenza indigena dei consumi. Signora Keller-Sutter, a quando i suoi passi in questa direzione? Grazie.
Lorenzo Onderka - Pura - Avanti con Ticino & Lavoro