Verdi del Ticino
In seguito alla strage consumata da Hamas ormai quasi due mesi fa, l’esercito israeliano sta letteralmente radendo al suolo la striscia di Gaza, provocando a oggi la morte di oltre 15.000 civili.
La reazione parziale del Consiglio federale di fronte agli sviluppi nella regione è preoccupante. Il nostro governo si è subito affrettato – e giustamente – a condannare il massacro compiuto dal gruppo armato di Hamas e a invocare il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele, ma si è poi limitato a invitare Tel Aviv al “rispetto del diritto internazionale umanitario”.
Non una parola di condanna sulle forme assunte dall’intervento militare israeliano e sulle migliaia di bambini uccisi nella Striscia di Gaza. Nessun riferimento all’occupazione illegale dei territori palestinesi, che costituisce una delle cause profonde dell’interminabile e drammatico conflitto israelo-palestinese e spinge giovani senza prospettive nelle braccia di Hamas, trasformandoli in martiri della resistenza palestinese.
Paese depositario delle convenzioni di Ginevra e sede della croce e della mezzaluna rossa internazionale, la Svizzera deve far sentire una voce credibile di pace. Deve assumere una posizione coraggiosa lavorando attivamente per una soluzione non violenta del conflitto.
Chiediamo pertanto al governo svizzero che: