Lorenzo Onderka, Pura
È una domanda che dobbiamo porci tutti. Sì, perché è di questo che si tratta: del nostro patrimonio comune. Ecco perché è importante andare a votare e scegliere tra le persone che si sono messe a disposizione, quelle che riteniamo più idonee a gestire il nostro bene comune, usando i proventi delle tasse che tutti noi facciamo sempre più fatica a pagare. E i prossimi anni saranno difficili con l’arrivo del nuovo regime fiscale per le persone giuridiche, che genererà un abbassamento del loro moltiplicatore d’imposta comunale a discapito di noi persone fisiche, e con i costi che il Cantone riverserà sui Comuni con l’intento di ridurre il deficit cantonale.
La coperta finanziaria per i Comuni diventerà più stretta: è un fatto anche se nessuno ne parla, e questo in un contesto dove la povertà aumenta costantemente. È quindi necessario scegliere persone motivate, pragmatiche, capaci di isolarsi da gruppi di interesse, e che gestiscono il nostro bene comune con oculatezza, dando priorità a servizi e progetti essenziali, evitando nuovi progetti faraonici, il tutto legato a un chiaro piano finanziario, e in grande trasparenza con noi residenti. In poche parole, abbiamo bisogno di persone che gestiscano il nostro patrimonio comune come noi gestiamo il nostro in famiglia. So che la politica ha mostrato tanti lati negativi negli ultimi anni, in particolare a livello cantonale, dove ogni giorno assistiamo a quello che oramai definisco “il teatrino delle Orsoline”, e questo demotiva dall’andare a votare.
Ma non abbiamo scelta, se non quella di esprimere il nostro voto, scegliendo le persone che riteniamo più idonee. Dobbiamo avere coraggio per cambiare le cose, ne va del nostro bene comune. Buon voto a tutti.