Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
È compito dell’amministrazione anticipare i problemi e porsi in un quadro legislativo corretto, evitando di utilizzare le risorse a pregiudizio del cittadino. Con ordine: Il Municipio di Bellinzona prima evita di informare, ancorché le richieste siano state poste con largo anticipo, nel merito della manifestazione autorizzata in Piazza Grande a Giubiasco dall’ 8 al 12 maggio 2024 durante la quale sono previsti musica e canti amplificati per via elettroacustica. Poi, evita di decidere con formale risoluzione municipale impugnabile da chi avesse giustificati motivi, avendo con l’autorizzazione ancora ignorato di ingiungere opportune misure di controllo: più precisamente il monitoraggio alla fonte del livello delle immissioni sonore, secondo le usuali procedure a valore giudiziale, indicate dalle norme e a tutela della salute delle persone.
Insomma un Municipio che non ne vuole mettere in atto quanto affermato dal Consiglio di Stato con la sua decisione sull’ordinanza sui rumori molesti e inutili, in gestazione dal 2021 e finita al Tribunale amministrativo: le decisioni con cui il Municipio concede l'autorizzazione per lo svolgimento di manifestazioni ed eventi sul territorio comunale sono a tutti gli effetti delle decisioni comunali impugnabili e che l'ammissibilità del singolo evento dal profilo delle immissioni foniche non può essere disgiunto da una valutazione della sostenibilità dell'impatto derivante dall'insieme degli eventi per i residenti nelle vicinanze, per rapporto alla quantità di rumore in termini di livelli di immissioni foniche. Ora ci si mette anche il Presidente del Consiglio di Stato che, chiamato su istanza di parte a decidere le opportune misure provvisionali, in una settimana non “partorisce” una decisione per sanare le illegalità di chi usa la carica istituzionale ignorando quanto già in precedenza comunicato al riguardo dal Consiglio di Stato.