Beppe Savary-Borioli, granconsigliere PS/GISO/FA
Il 9 di giugno voteremo sull’iniziativa “per premi meno onerosi”, una proposta che vuole fissare un tetto massimo ai premi che le persone pagano, in modo che non superino il 10% del loro reddito disponibile. Aiuterebbe le famiglie, le coppie pensionate e le persone con redditi medi o bassi, cioè una maggioranza della nostra popolazione. I premi per l’assicurazione malattia negli ultimi anni sono esplosi e sono aumentati dodici volte più di quanto sono cresciuti i salari. Anche i guadagni degli alti dirigenti delle grandi casse malati sono esplosi e superano persino quelli di un consigliere federale.
Per molte famiglie e persone singole i premi obbligatori per la cassa malati sono la spesa maggiore, ancora prima delle imposte. Questa situazione richiede una misura d’urgenza per sostenere questa larga fascia della popolazione. Anche nella medicina a volte s’impone una misura d’urgenza prima di poter intervenire alla radice della malattia. Nel caso delle casse malati l’intervento alla base consiste nella creazione di una cassa malati unica e pubblica con premi secondo il reddito e la sostanza. Che la multimilionaria Signora Martullo-Blocher paghi lo stesso premio della sua donna delle pulizie per le medesime prestazioni, è un’ingiustizia, seppur legalizzata e certificata dalla attuale legge sull’assicurazione malattia, la LAMAL.
In attesa di poter votare di nuovo per abolire questa situazione ingiusta, essa va almeno attenuata, limitando i premi per chi ne soffre di più. Come l’AVS o il diritto di voto delle donne, che non sono passati alla prima votazione, anche la cassa malati nuova non si potrà creare subito. Sui premi fuori controllo, che pesano sempre più sulle spalle delle categorie più deboli, però bisogna intervenire subito: votiamo SÌ all’iniziativa “per premi meno onerosi”.