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PIERLUIGI PASIIniziativa LAMal del PS: votare NO il 9 giugno è necessario

27.05.24 - 19:11
Pierluigi Pasi, deputato UDC al Gran Consiglio
Foto Pierluigi Pasi
Fonte Pierluigi Pasi
Iniziativa LAMal del PS: votare NO il 9 giugno è necessario
Pierluigi Pasi, deputato UDC al Gran Consiglio

Nel 1996, Ueli Maurer, allora Consigliere nazionale UDC, vide giusto dicendo che, ahimè, la LAMal non avremmo potuto permettercela. Profetizzava aumenti di costi miliardari, che la classe media alla fine ne avrebbe pagato il prezzo più alto, attraverso l'aumento dei premi
assicurativi e maggiori tasse.

Aveva ragione. Nei primi anni dopo la sua approvazione in referendum, si disse che le misure di contenimento dei costi stavano dando buoni frutti. I fatti sono altri: nel 1996, il premio medio era di circa 130 franchi, oggi, quasi triplicando, di 360. Dunque, con quasi trent’anni d’anticipo solo la voce scettica dell’UDC si levò mettendo in guardia sui limiti della legge, intravvedendo l’esplosione dei costi.

Chi la sostenne in prima fila, l’allora ministro della sanità Ruth Dreifuss del PS, promise invece l’impossibile: un'assistenza medica di alta qualità accessibile a tutti grazie alla concorrenza tra medici e ospedali, che avrebbe ridotto i costi dei servizi tuttalpiù con aumenti sostenibili e ragionevoli. Tuttavia, quanto invece è accaduto tutti lo sappiamo, anzi lo sperimentiamo tutti.

Col tempo, la LAMal è divenuta un incubo finanziario: anziché contenerli, i costi sono lievitati. Oggi tutti si lamentano di quanto pesi il premio
assicurativo sul budget. Anche il PS, che fu in prima fila nel proporne l’adozione e che di fatto fu il suo artefice cruciale. Negli ultimi dodici anni, i premi sono più che raddoppiati: il Dipartimento federale dell’interno, sempre a trazione PS con Alain Berset, in dodici anni non ha portato a termine riforme significative, le modifiche introdotte non essendo state sufficienti a contenere i costi.

Guardando al futuro, la proposta del PS, che di fatto mira a curare i sintomi del problema senza incidere positivamente sui costi della sanità, prevede altri costi altissimi: entro il 2030, si calcola fino a 12 miliardi di franchi. Di questi, due terzi dovrebbero essere assunti dalla Confederazione, un terzo ricadrebbe sui Cantoni.

Con quale risultati concreti dunque? Solo un aumento delle tasse.

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