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Vpod TicinoSì al salvataggio delle pensioni

31.05.24 - 15:34
Lo indicano i partiti e i sindacati del comitato a favore delle misure di compensazione IPCT
Foto TiPress
Fonte Vpod Ticino
Sì al salvataggio delle pensioni
Lo indicano i partiti e i sindacati del comitato a favore delle misure di compensazione IPCT

Il comitato a sostegno delle misure di compensazione IPCT esprime nuovamente l’importanza di votare SÌ il prossimo 9 giugno: una modifica di legge essenziale per salvaguardare la dignità delle pensioni di migliaia di persone che operano nell’ambito di importantissimi settori d’interesse pubblico.

Non si tratta del risanamento dell’IPCT, ma di misure a diretto sostegno dei futuri pensionati – affinché non si taglino del 15% le loro pensioni. Uno Stato moderno e in sintonia con il Paese non si riforma penalizzando i moltissimi professionisti che operano sul territorio.

Toccati moltissimi ticinesi, che svolgono lavori essenziali per tutti -
Gli assicurati attivi dell’IPCT sono 17'000 dipendenti (circa il 6% della forza lavoro in Ticino). Ben 16'300 sono lavoratrici e lavoratori residenti in Ticino: il loro impatto sull’economia cantonale è estremamente rilevante. Essi sono attivi presso lo Stato, nei Comuni, ma anche in Enti, Associazioni e Fondazioni in tutto il Cantone: impiegati, agenti di polizia e di custodia, docenti cantonali e comunali, personale di cura di case anziani e servizi domicilio, operatori socioeducativi. Parliamo di personale indispensabile al buon funzionamento dello Stato, della scuola, dei servizi sussidiati, della società e dell’economia dell’intero Cantone.

La cassa pensione ticinese è nella media svizzera, ma rischia di essere tra le peggiori - Oggi le condizioni previdenziali IPCT, tenendo conto sia dei costi sia delle prestazioni, si situano nella fascia medio-bassa nel confronto con casse pubbliche presenti in Svizzera: gli assicurati IPCT non beneficiano quindi più di alcun privilegio pensionistico (rispetto al passato). Se la modifica legge IPCT venisse respinta dal popolo ticinese il prossimo 9 giugno, le rendite di vecchiaia IPCT figurerebbero tra le più basse di tutte le casse pensioni pubbliche in Svizzera e i dipendenti con salari bassi finirebbero per ricevere pensioni bassissime, molto vicine ai minimi di legge: una situazione molto grave che si ripercuote anche sulla dignità del lavoro e la sua attrattiva – soprattutto in settori (come la sanità) dove già oggi manca manodopera.

Non si tratta di colmare la sottocopertura della cassa, ma di decidere quale livello di rendite si vuole offrire agli assicurati. Per il datore di lavoro è una questione di responsabilità diretta verso i propri dipendenti.

Le misure di compensazione sono la normalità -
Praticamente tutti gli istituti di previdenza svizzeri e ticinesi si sono confrontati con la riduzione del tasso di conversione e hanno previsto misure di compensazione a carico di datori di lavoro e assicurati attivi. La diminuzione progressiva del tasso di conversione, cioè del fattore che moltiplicato per gli averi di vecchiaia determina la rendita, è indispensabile (obbligatoria) per garantire la stabilità finanziaria dell’IPCT e trae origine: dall’aumento della speranza di vita, dalla diminuzione della resa degli investimenti nel contesto economico recente.

Sacrifici equi -
La modifica di legge indica che sia i dipendenti, sia i datori di lavoro verseranno maggiori contributi sui salari assicurati, allo scopo di mantenere quasi invariato il livello delle rendite future di vecchiaia IPCT. Le misure di compensazione hanno un costo pari a 14,6 milioni di franchi all’anno per il Cantone, ai quali vanno aggiunti 7,2 milioni a carico degli altri datori di lavoro affiliati all’IPCT. Gli assicurati contribuiranno direttamente con un aumento del prelievo sul loro salario assicurato e indirettamente tramite lo scioglimento degli accantonamenti creati dall’IPCT a questo fine.

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