Risorse, logistica e digitalizzazione al centro delle richieste del PLR al Dipartimento delle Istituzioni
BELLINZONA - Adesso serve un piano di rafforzamento della giustizia con tempistiche e obiettivi chiari. La bocciatura popolare dell’acquisto dello stabile EFG quale nuova cittadella della giustizia non deve diventare un alibi per rimandare ulteriormente le riforme urgenti del terzo potere dello Stato, sia a livello strutturale e organizzativo, sia a livello logistico. Perché i problemi ci sono, eccome. Il no emerso dalle urne ha comunque quale conseguenza quella di liberare parte delle risorse destinate alla giustizia, che possiamo e dobbiamo investire per garantire il suo buon funzionamento. In nessun caso possiamo abbandonarci a una politica rinunciataria: in questo senso il PLR chiede che il Dipartimento delle Istituzioni presenti entro autunno un piano concreto per il rafforzamento della giustizia, che contenga chiare priorità, obiettivi e costi. Il popolo ha votato contro l’acquisto di uno stabile, ma ciò non significa che si disinteressa al buon funzionamento del terzo potere dello Stato.
Negli scorsi mesi, a più riprese si è discusso dei problemi puntuali che frenano una riorganizzazione efficiente della giustizia ticinese. Visto che il progetto “Giustizia 2018” è ormai scomparso dai radar, è ora più che mai necessario avere risposte chiare e una pianificazione per il futuro prossimo. È pure necessario, come chiesto recentemente dal Procuratore generale Andrea Pagani, poter disporre di una chiara regia a livello politico. Una regia che fissi delle priorità e indichi quante risorse, tra magistrati e funzionari, necessitano le autorità giudiziarie.
In particolare, quindi, oltre alla visione generale per il rafforzamento della giustizia ticinese, il PLR chiede al Dipartimento delle Istituzioni di:
Inoltre, come PLR ci aspettiamo finalmente passi avanti decisivi nel meccanismo di nomina dei magistrati – come chiesto con l’iniziativa parlamentare generica IG737 di Marco Bertoli -, verso un concetto basato sulla qualità delle candidature, fuori da logiche partitiche, proprio nell’ottica di garantire un miglior funzionamento della nostra giustizia.
Le richieste del PLR saranno oggetto a breve di un atto parlamentare in questo senso.