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VPODIl 24 novembre si vota NO EFAS

26.06.24 - 14:31
Sindacato VPOD
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Il 24 novembre si vota NO EFAS
Sindacato VPOD

Il 22 dicembre 2023, il Parlamento ha votato in sordina una revisione storica della legge sull'assicurazione sanitaria, denominata il “finanziamento uniforme delle prestazioni” (EFAS). La revisione è tecnica e complicata, ma in realtà, si tratta semplicemente di una riforma che ridistribuisce il potere del nostro sistema sanitario a vantaggio unicamente delle casse malati. Ad aprile 2024, è stato dichiarato riuscito il referendum lanciato dal Sindacato per i servizi pubblici VPOD contro il progetto EFAS.

Il progetto EFAS è sostenuto da un ampio fronte, che comprende ovviamente i pesi massimi del settore privato, quegli attori economici particolarmente interessati ai profitti che le nostre malattie e la nostra vecchiaia possono generare. Tra questi troviamo, l'organizzazione ombrello delle compagnie di assicurazione sanitaria Curafutura, i rappresentanti dell'industria farmaceutica (Interpharma) e dei datori di lavoro svizzeri (Economiesuisse), mentre altri sono più discreti, come il Bündnis Freiheitliches Gesundheitswesen o l'Entente Système de santé libéral, un cartello che raggruppa decine di aziende private interessate alla liberalizzazione del "mercato sanitario”.

Il Sindacato VPOD, sostenuto dall'Unione sindacale svizzera (USS) e da tutte le sue federazioni affiliate, ha deciso di opporsi a questa riforma per varie ragioni.

Innanzitutto, l'EFAS darebbe ancora più potere alle compagnie di assicurazione sanitaria, che incasserebbero miliardi provenienti dalle nostre imposte che andrebbero a sommarsi ai premi pagati alle stesse casse malati.

Inoltre, l'EFAS consentirebbe alle autorità cantonali di ridurre le proprie responsabilità nel settore delle case per anziani e delle cure di lunga durata.

Infine, l'EFAS schiaccerebbe il personale sanitario in un sistema orientato al profitto a scapito della qualità delle cure e delle loro stesse condizioni di lavoro.

E tutto ciò per pagare premi cassa malati ancora più elevati.

Il Sindacato VPOD, con il sostegno di tutti coloro che difendono il diritto alla salute e all'accesso alle cure per tutta la popolazione, senza discriminazioni, invita i cittadini e le cittadine a opporsi a questa riforma il 24 novembre 2024.

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