Elisa Chiapuzzi, Verdi Ticino
Le alluvioni che hanno colpito nelle ultime settimane, parte della zona alpina causando perdite di vite umane, la devastazione del territorio e un’importante costo economico non possono che portare ad un’attenta riflessione.
Alluvioni causate dal mal tempo, la storia ce lo racconta, ci sono sempre state. Al giorno d’oggi però attraverso le conoscenze, le ricerche scientifiche e le previsioni fatte dagli esperti tramite la pubblicazione dei grafici sull’aumento delle temperature globali si sarebbero potuti prevenire o almeno ridurre i danni.
L’aumento delle temperatura sono la causa scatenante delle “bombe d’acqua” come quella verificatasi nella zona di Bignasco il 29 giugno 2024, in cui la quantità d’acqua scesa ha raggiunto i 250 mm al m3 (MeteoSvizzera). Ma anche la causa delle stagioni irregolari, come ad esempio le nevicate abbondanti e tardive di quest’ anno, degli eventi improvvisi e di forte intensità e lo scioglimento dei ghiacciai.
Oggi siamo di fronte ad un’ inazione climatica da parte della politica. L’ emissione dei gas ad effetto serra deve essere diminuita nell’immediato, per prevenire delle tragedie come quelle verificatasi negli scorsi giorni. I costi dell’ inazione climatica risulterebbero essere superiore, secondo uno studio dell’ ETH Zürich se la temperatura continuerà ad aumentare fino a + 3 °C con una perdita del PIL fino al 10%. Omettere la realtà dei dati scientifici non farebbe che arrecare danni. Inoltre non dimentichiamo che gli aumenti di temperatura maggiori vengono registrati proprio nelle alpi.
Auspico una presa di coscienza della popolazione che elegge politici i cui interessi sono puramente economici, per sorreggere i propri interessi e le proprie aziende (petrolio, gas e nucleare). Durante le campagne elettorali si faccia attenzione a non incappare negli slogan falsi ed emotivamente “attraenti” ma ci si affidi ai dati scientifici e non alle “fake news”. Questo potrebbe fare la differenze in eventi tragici come quelli che stiamo vivendo.
Esprimo la mia vicinanza alla popolazione colpita e auguro tanta resilienza e forza nel ricostruire quello che si è perso.
Elisa Chiapuzzi, Verdi Ticino