Tiziano Zanetti, Presidente Alleanza Patriziale Ticinese
Care e cari Presidenti dei Patriziati ticinesi, care e cari membri degli Uffici patriziali,
anche quest’estate ci vede impegnati, come sempre, per assicurarci che quanto pianificato ed organizzato negli scorsi mesi proceda nel migliore dei modi. L’andamento della stagione alpestre, la manutenzione dei sentieri, le giornate di lavoro comune, le feste e celebrazioni, i lavori di ristrutturazione e miglioria… una lunga lista che riassume l’importanza e l’imprescindibilità dei Patriziati e di chi li mantiene funzionanti e proattivi. Sono certo che il vostro impegno, unito a quello dei volontari, permetterà un’altra stagione di successo ed il superamento delle difficoltà che si presenteranno.
Purtroppo capita troppo sovente che si presentino sfide di natura politica, che se ignorate avrebbero conseguenze negative per le nostre attività e per le nostre regioni. L’iniziativa sulla biodiversità denominata “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio“ del 22 settembre è una di queste.
Chiunque di noi può testimoniare quanto rigorosa sia la protezione ambientale già oggi accordata dalle nostre leggi cantonali e nazionali e quanto esigenti le norme da rispettare. Già oggi, per esempio, ben il 20% delle superfici agricole utili in Svizzera, senza contare gli ulteriori 200’000 ettari di superfici usate in maniera estensiva e ricche di specie nella regione di estivazione che non vengono prese in considerazione, sono destinate alla pura promozione della biodiversità.
Per gli iniziativisti, tra i quali figurano le principali associazioni ambientaliste, ciò non è sufficiente. Niente di sorprendente: per loro niente lo sarà mai. In caso di approvazione, le aree protette verrebbero estese al 30% della superficie svizzera totale e gli interventi nelle stesse possibili solo nel caso di “interessi preponderanti di importanza cantonale o nazionale”. I ricorsi delle associazioni ambientaliste, quelli sì, prolifererebbero.
Questo avverrebbe proprio in concomitanza con l’apertura di nuove possibilità, nelle quali i Patriziati possono svolgere un ruolo di primaria importanza a beneficio della collettività e dello sviluppo delle proprie regioni. Pensiamo ai parchi solari alpini. Come quello di Grengiols, in Vallese, approvato dalla popolazione del Comune e oggetto di un ricorso da parte delle associazioni ambientaliste, che denunciano un’insufficiente analisi dell’impatto ambientale e chiedono un inventario delle superfici. Questo è solo un primo assaggio di quello che ci aspetterà se l’iniziativa sulla biodiversità venisse accettata.
Ancora una volta è evidente che per queste associazioni il nostro territorio e quello delle regioni di montagna in particolare debbano limitarsi a fornire un’offerta turistica leggera, il più limitata possibile, rinunciando a qualsiasi progetto di sviluppo se non quando ci sono degli “interessi preponderanti”. “Interessi preponderanti” cantonali e nazionali, si noti bene, e non regionali. È un altro modo per indebolire ulteriormente le capacità delle regioni periferiche di essere propositive e di investire nel loro territorio, valorizzandolo e creandovi posti di lavoro ed indotto. Un danno tragico, oltre alla beffa di svilire quanto è stato fatto e facciamo ogni giorno per preservare il nostro territorio. Per tutti, biodiversità inclusa.
Ecco perché dobbiamo votare NO a questa iniziativa, impegnandoci perché la nostra voce venga sentita chiaramente, convincendo la maggioranza dell’opinione pubblica.
È incoraggiante vedere come le associazioni dei vari settori economici si siano già schierate fortemente per il NO, così come il Consiglio Federale, il Parlamento e la Federazione Svizzera dei Patriziati (SVBK) che respingono questa iniziativa estrema che si spinge troppo in là, ben oltre il suo obiettivo.
Ci sono argomenti più che validi, non dobbiamo però sottovalutare il detto ed il non detto da parte degli iniziativisti, in aggiunta all’ammiccante titolo utilizzato.
Tutte le informazioni e gli argomenti del NO si possono trovare su: https://iniziativabiodiversita-no.ch, mentre tutto il materiale (cartelloni, bandiere, autocollanti, flyer, ecc.) può essere richiesto gratuitamente presso l’Unione Contadini Ticinesi, In Pièza 12, 6705 Cresciano, tel. 091 851 90 90, email: sem.genini@agriticino.ch.