Emanuele Rusconi, vicepresidente Giovani Liberali Radicali Ticinese e Consigliere Comunale a Stabio
STABIO - Un recente articolo (https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1774543/giovani-in-crisi-ma-mancano-gli-psicologi-per-curarli) riporta il risultato allarmante comunicato da UST. Il 22% dei giovani svizzeri soffre di problemi di salute mentale, valore troppo alto che non può essere ignorato.
I segnali di allarme sono evidenti: sempre di più gli adolescenti manifestano stati d’ansia e fragilità e richiedono un supporto psicologico per superare la difficile fase della crescita. È doveroso intervenire, ma è altrettanto fondamentale garantire che le soluzioni rispettino la libertà individuale. Il benessere psicologico non può essere imposto, ma deve essere il risultato di scelte consapevoli e di un sistema che favorisca la crescita personale.
Affrontare un tema così complesso è possibile solo attraverso un impegno comune, che rispetti e valorizzi l’individuo. I giovani di oggi saranno i cittadini del domani. Le istituzioni, che rivestono un ruolo determinante nel processo di costruzione dell’individuo, devono concentrarsi su come supportare, in ordine di importanza e di responsabilità, la famiglia, la scuola e la comunità. Solo se c’è fiducia reciproca e condivisione di obiettivi si potrà affrontare e, di conseguenza, risolvere il problema senza limitare le libertà individuali.
La famiglia deve interrogarsi su quali siano i suoi compiti in una società governata dai social media e dalla tecnologia, in cui c’è poco spazio per le emozioni autentiche. L’individuo, sin da quando muove i primi passi, ha bisogno di certezze, ha bisogno di punti di riferimento, ma soprattutto ha bisogno di esprimere le sue emozioni e sviluppare le sue capacità. Prima ancora dello psicologo, l’adolescente ha bisogno di essere ascoltato e di avere punti di riferimento sicuri. È la famiglia che getta il seme dei valori, dei principi e che fornisce un bagaglio di strumenti a cui gli adolescenti attingeranno per superare gli ostacoli che inevitabilmente si presenteranno nel corso della vita.
In un contesto sociale contrassegnato da forti pressioni economiche-sociali, la scuola si ritrova a rivestire un compito molto complesso, ovvero, formare dei cittadini dotati di spirito critico e capaci di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento. Sebbene la scuola non potrà mai sostituirsi alla famiglia, la scuola deve integrarsi con essa, proponendo dei modelli educativi al passo con i tempi. Un approccio che tenga conto alle esigenze degli adolescenti dell’era digitale, curando la sfera emotiva attraverso il grande esempio dei classici della letteratura e offrendo strumenti per gestire le emozioni, vedendo sia i fallimenti così come i successi come dei momenti costruttivi e di crescita personale. Inoltre, è fondamentale che la scuola offra un servizio d’orientamento professionale più efficiente. Troppi giovani si trovano a intraprendere percorsi che non rispecchiano le loro reali aspirazioni. Un orientamento più efficace che tenga conto delle capacità individuali e delle passioni è essenziale per ridurre le pressioni legati ai percorsi scolastici futuri. La scuola dovrebbe guidare i giovani verso percorsi che li motivano e li soddisfano, poiché ciò farà la differenza nel generare benessere a tutta la società.
Infine, è fondamentale un dialogo trasparente e costruttivo tra i partiti politici che hanno il compito di prendere decisioni. Essi hanno il dovere di creare le condizioni per un ambiente in cui ogni cittadino possa star bene. Spetta a loro suggerire soluzioni concrete, fornire strumenti di supporto alle famiglie che ne hanno bisogno, dotare le scuole di personale specializzato e sensibilizzare la comunità sull’importanza del dialogo, dello spirito critico del rispetto reciproco.
La salute dei giovani è un dovere morale di uno stato civile, nonché una necessità per garantire un futuro promettente.