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UDCLa proposta del Consiglio di Stato sulla progressione a freddo è una fregatura per i contribuenti

19.08.24 - 09:59
Unione Democratica di centro, Sezione Ticino
TiPress
Fonte Red
La proposta del Consiglio di Stato sulla progressione a freddo è una fregatura per i contribuenti
Unione Democratica di centro, Sezione Ticino

L’UDC Ticino esprime forte contrarietà alla proposta del Consiglio di Stato di modificare il meccanismo della progressione a freddo, introducendo una compensazione parziale nella legge tributaria cantonale. Questo meccanismo, fondamentale per garantire equità nel sistema fiscale, ha lo scopo di neutralizzare l’aumento occulto delle imposte causato dall’inflazione. In assenza di un adeguamento integrale delle soglie fiscali, i contribuenti rischiano di finire in scaglioni di imposta più elevati senza che la loro capacità contributiva reale sia aumentata.

Il Consiglio di Stato giustifica questa modifica sostenendo che i salari non sono aumentati al passo con l’inflazione e che, pertanto, una compensazione integrale della progressione a freddo si tradurrebbe in uno sgravio fiscale ingiustificato. Tuttavia, questa logica è fallace: se i salari non crescono al ritmo dell’inflazione, i cittadini vedono ridotto il loro potere d’acquisto reale e, di conseguenza, anche la loro capacità contributiva. In questo scenario, la compensazione integrale non solo è giustificata, ma necessaria per evitare un iniquo aggravio fiscale.

L'idea di legare la compensazione della progressione a freddo all'evoluzione dei salari, anziché esclusivamente all'inflazione, rappresenta una pericolosa distorsione del principio fondamentale di equità fiscale. La progressione a freddo esiste proprio per neutralizzare gli effetti dell'inflazione, non per seguire le fluttuazioni salariali. Introdurre un'eccezione a questo principio rischia di compromettere la giustizia fiscale nel nostro Cantone.

L’UDC Ticino invita il Gran Consiglio a respingere questa proposta, che rappresenta un passo indietro pericoloso e ingiustificato. Chiediamo che venga mantenuta una compensazione della progressione a freddo basata esclusivamente sull’inflazione, come previsto dal sistema attuale, per garantire che i cittadini ticinesi non subiscano ulteriori perdite di potere d’acquisto. Il Consiglio di Stato farebbe bene a mettere finalmente mano alla spesa pubblica del Cantone — cosa che l’UDC Ticino chiede da oltre 10 anni e che la cittadinanza ha ordinato approvando il Decreto Morisoli — anziché ipotizzare forme velate di aumento del prelievo fiscale.

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