Alleanza patriziale ticinese
Il Consiglio direttivo dell’Alleanza patriziale ticinese (ALPA) si è sempre impegnato, anche con interventi sui media, in favore dell’agricoltura di montagna, messa in seria difficoltà dalla presenza vieppiù massiccia del lupo. Non solo per il fatto che spesso, poi, sono proprio i Patriziati ad essere proprietari degli alpeggi, ma pure perché l’ALPA sostiene e promuove attività ed iniziative volte a valorizzare sempre più il territorio ticinese a vantaggio di tutti.
Le recenti predazioni in Ticino non possono che confermare i campanelli di allarme che abbiamo a più riprese suonato: la mancata o la troppo poco incisiva gestione del lupo in Ticino sta portando all’abbandono della pastorizia e dell’allevamento, e questo per noi è inaccettabile! Non passa giorno senza venire a conoscenza – oltre che di predazioni, anche in pieno giorno! – di alpeggi scaricati per situazioni ritenute giustamente insostenibili da parte di alpigiani sconsolati e giustamente insoddisfatti dalle (non) risposte della politica cantonale e federale. Si tratta di un grave danno, evidentemente, anche dal punto di vista socio-economico, per un settore determinante e virtuoso non solo per le zone più discoste.
Se è pur vero che a partire da mese di settembre sarà possibile che anche i cacciatori potranno essere coinvolti nella regolazione del lupo, il CD dell’ALPA reputa insufficienti i passi intrapresi dal Governo ticinese per affrontare di petto questa deplorevole situazione, ormai sfuggita di mano. A maggior ragione, se ci si confronta con quanto stanno facendo i Cantoni alpini limitrofi: i Grigioni, ad esempio, hanno chiesto l’autorizzazione a Berna di abbattere due terzi dei giovani lupi.
Riteniamo che la situazione attuale in Ticino non sia più né sostenibile né in alcun modo giustificabile.
Come non pensare, poi, anche alle decine di milioni di soldi pubblici (di Confederazione, Cantone, Comuni, Fondazioni ed Enti diversi ed in modo importante anche di Patriziati) investiti per promuovere il settore primario di montagna, in cui nostri Enti patriziali hanno avuto ed hanno un ruolo di attori e motori nelle diverse iniziative di ripristino di alpeggi e tenute montane (dall'Alta Valle di Blenio alla Leventina, dalla Verzasca alla già martoriata Valle Maggia, dall'Onsernone alle purtroppo già poche zone di reddito dell'allevamento delle Valli del Sottoceneri)?
Il Governo ticinese deve capire l’urgenza di ridurre drasticamente il numero di lupi. In caso contrario, l’attività alpestre ticinese, uno dei fiori all’occhiello dell’economia ticinese, è destinata a scomparire. È uno scenario deleterio, dal quale l’ALPA si distanzia con forza.