Il 22 settembre si voterà sulla riforma della previdenza professionale (LPP). Il progetto comporterà una riduzione delle rendite e deduzioni salariali maggiori. Da anni le rendite delle casse pensioni sono in calo, eppure i contributi sono continuati ad aumentare e non sono mai stati così elevati.
Le persone e le aziende saranno chiamate a versare molto più denaro, per ritrovarsi con un taglio della rendita o per avere un miglioramento talmente ridicolo e sproporzionato rispetto ai contributi versati. Quasi la metà degli assicurati subirà addirittura una diminuzione della rendita.
Questa riforma è un costoso imbroglio per tutti e soprattutto per le donne e per coloro che hanno redditi bassi. Apparentemente si farà loro il regalo di essere finalmente ammessi alla previdenza professionale con un salario assicurato più alto. La verità è che riceveranno rendite bassissime che non saranno utili ad affrontare le spese quotidiane. Perché tutti pagheremo di più di oggi per ricevere domani meno di oggi!
Permane l’enorme lacuna pensionistica nel secondo pilastro dovuta a interruzioni dell’attività lucrativa e alla distribuzione iniqua del lavoro non retribuito. A rimanere fregato dalla riforma sono però anche le lavoratrici e i lavoratori sopra i 50 anni, per cui le misure compensazione proposte sono irrisorie e inutili. Oltre a ciò, a rimetterci saranno anche i giovani e chi guadagna bassi salari.
La riforma della LPP è in realtà una fregatura!
Questa riforma non serve! Le casse pensioni hanno denaro a sufficienza, ma gli assicurati ricevono sempre meno!
Oggi banche, manager ed esperti intascano ogni anno oltre 7 miliardi dei nostri contributi LPP. Negli ultimi dieci anni, i costi di gestione patrimoniale sono raddoppiati. La fregatura della LPP non cambia le cose, anzi: si attingerà ancora più profondamente dalle nostre tasche. Allo stesso tempo, la riforma aumenterà la burocrazia nelle casse pensioni e le decisioni arbitrarie sulle rendite.
Le casse pensioni accumulano riserve e la loro situazione finanziaria è eccellente. Le riserve e le garanzie superano i 156 miliardi. Sono un sacco di soldi!! Hanno già abbastanza soldi far fronte all’aumento dell’aspettativa di vita. Non facciamoci fregare! Non c’è bisogno di questa riforma!
È la stessa cosa che per l’AVS. Per anni ci hanno fatto credere che i soldi erano finiti, e invece si scorpre che c’è stato un erorre di calcolo dal valore di 14 miliardi di franchi. Lo ripeto! Non facciamoci fregare!
I beneficiari di rendite vedono il loro potere d’acquisto sciogliersi come neve al sole, perché le rendite LPP non vengono adeguate all’inflazione. Con l’attuale rincaro, tra vent’anni le rendite del 2° pilastro avranno perso un quarto del loro valore.
Il problema riguarda anche gli assicurati attivi: se il capitale di vecchiaia non viene rimunerato con interessi pari ad almeno il rincaro, il loro avere di vecchiaia si deprezza e la rendita futura sarà inferiore.
La compensazione del rincaro nel 2° pilastro era stata promessa ai cittadini svizzeri oltre cinquant’anni fa, ma il Parlamento non ha risolto il problema nemmeno con questa riforma della LPP. I lavoratori e i beneficiari di rendite continuano quindi a non poter fare affidamento sulle rendite promesse dalle casse pensioni.
Esempi
Un lavoratore che guadagna 3’500 fr. al mese, pagherà tra i 1'500 e i 2'000 fr. in più di contributi all’anno. Denaro che non sarà più disponibile per le sue spese quotidiane. A cosa dovrà rinunciare? Ad andare dal medico quando ne avrà bisogno? A comprare cibo sano? A fare un corso di formazione? Tutto questo per ricevere una rendita più alta di soli 166 fr. al mese: è una cifra bassissima che non gli permetterà da pensionato di far fronte alle spese quotidiane!
Oggi, una lavoratrice di 49 anni guadagna in media 5’400 franchi al mese. Per lei, la riforma che andremo a votare, significherà pagare 100 chf aggiuntivi al mese e ricevere una rendita inferiore di 127 franchi al momento del suo pensionamento. L’educatrice, a causa della riforma della LPP21 sarà quindi chiamata a pagare di più oggi, per ricevere di meno domani.
Oggi, un lavoratore di 45 anni guadagna in media 6’800 franchi al mese. Per lui, la riforma della LPP significa pagare di più e ricevere una rendita molto più bassa. Nel concreto i suoi costi aggiuntivi sul salario attuale saranno di 42 franchi mensili, per una rendita di 258 franchi in meno. Come lui, quasi la metà degli assicurati subirà una riduzione della rendita!
Una donna di 27 anni guadagna in media 5.385 franchi al mese. Per lei, la riforma che stiamo votando significa pagare molto di più per avere forse un po’ di rendita in più. Nel concreto pagherà 162 franchi aggiuntivi ogni mese e, alle condizioni attuali, la sua rendita futura crescerà di appena 31 franchi. Un aumento troppo esiguo di rendita per quanto è chiamata a versare nel corso della vita lavorativa!
Per ogni lavoratrice e ogni lavoratore è essenziale che questa riforma non passi! È una fregatura bella a buona sia per chi ha un reddito basso, sia per chi ha un reddito alto! Ditelo a tutti! Della riforma LPP 21 beneficia solo l’industria finanziaria! Tutto il materiale che avete bisogno lo trovate qui sotto.
Vi invitiamo ad informarvi e a discutere con i colleghi, i parenti, gli amici e i conoscenti. È importante che tutte e tutti lo sappiano! Il 22 settembre votate NO alla riforma LPP21!