Matteo Muschietti – sentinella dell'ambiente
È una bella giornata d'estate. Mi reco sul monte Generoso per godere delle sue innumerevoli bellezze e di una vista impagabile sul Mendrisiotto e sulla vicina Pianura Padana. Quest'anno i boschi si presentano in una veste magnifica, per la pioggia caduta in abbondanza nei mesi di giugno e luglio. Mentre osservo la natura, con i mille fiori sui prati, ecco un rumore insolito che disturba la quiete della montagna. È un volo di elicottero che oltre a smuovere le fronde dei faggi secolari, disturba la fauna e mette in fuga i camosci ed un gruppo di cinghiali. Non passa che un'altra ora ed ecco di nuovo un altro elicottero che rompe il silenzio della montagna, che disturba pure i falchi pellegrini e l'unica aquila che ha pure un piccolo stanziale sul Generoso. Sono d'accordo che se esiste il bisogno gli elicotteri devono essere impegnati per raggiungere gli obiettivi impossibili, o in caso di incendio della montagna, ma secondo il mio parere le Autorità preposte alla concessione di voli devo valutare attentamente il reale bisogna di un volo sul monte Generoso.
È l'unica montagna a disposizione dei mo-mo per passare delle giornate a contatto con una natura alpina mediterranea e poter assaporare il profumo sprigionato da una terra incontaminata, deve essere tutelata dai rumori molesti. Abbiamo una fauna, che al minimo rumore si mette in fibrillazione, e soffre tremendamente.
Cerchiamo di utilizzare il meno possibile il volo degli elicotteri, che rompe il silenzio e l'equilibrio di un monte che è meta di turisti, ma soprattutto della gente del Mendrisiotto che con il Generoso ha stretto un rapporto intenso e duraturo ed è fiera di potersi recare e vivere giornate immersa in una natura semplicemente fantastica.