No UE - No NATO
Nella giornata di ieri, la Commissione istituita dal Dipartimento della Difesa ha pubblicato il suo rapporto di 68 pagine per una “politica di sicurezza lungimirante”, formulando cento raccomandazioni che, come Associazione No UE - No NATO non possiamo che criticare aspramente. Se accolte anche solo in minima parte, infatti, queste proposte non solo distruggerebbero definitivamente ogni residuo di neutralità, indipendenza politica e credibilità diplomatica, ma porrebbero anche dei seri problemi e limiti per lo stesso dibattito democratico nel nostro Paese.
I soliti noti “esperti” - quelli che ci dicono da due anni che le sanzioni alla Russia funzionano e non danneggiano l’economia europea, che i russi combattono con le pale e i microchip delle lavatrici o che l’idea di sabotare il Nord Stream è nata una sera da quattro amici al bar – ora vengono a spiegarci che è necessario allentare le leggi sull’esportazione di materiale bellico, intensificare la collaborazione con la NATO (alcuni chiedono di aderirvi direttamente), partecipare maggiormente a progetti militari dell’UE, intensificare la nostra politica di sanzioni ecc.
Ma non solo: come purtroppo sta già avvenendo in tutta l'Unione Europea, anche il dibattito democratico all'interno del nostro paese verrebbe limitato. Sono presenti, infatti, anche riflessioni che concernono la necessità di lottare contro la disinformazione e le influenze straniere. Nobili principi, se non fosse che a scegliere cosa saranno verità e menzogne saranno proprio gli stessi presunti “fact checkers” ed “esperti” che da più di due anni ci propinano notizie che vengono puntualmente smentite il giorno successivo e che ci forniscono una versione della guerra che esiste unicamente nelle loro fantasie.
È evidente come il governo federale e i suoi funzionari siano ormai totalmente chini agli interessi degli USA, della NATO e dell’UE, i quali oltre a volerci trascinare nelle loro guerre vorrebbero ora anche imporci come pensare. Come Associazione No UE – No NATO non possiamo che auspicare che l’iniziativa per la salvaguardia della neutralità venga portata in votazione al più presto, in quanto il chiaro inserimento della neutralità nella nostra Costituzione è ormai l’unico modo per evitare che anche i nostri militi debbano prepararsi un giorno a partire per i conflitti dell’UE e della NATO.