Verdi del Ticino
Come Verdi salutiamo anche in Ticino con soddisfazione il rifiuto della riforma della previdenza professionale. La popolazione ha dato un chiaro segnale contro ulteriori tagli alle pensioni. Al contrario, siamo preoccupati per l’esito della votazione sulla biodiversità che in Svizzera soffre di più che nei paesi a noi vicini. Governo e contrari all’introduzione di maggiori garanzie, anche in Ticino, hanno spergiurato che le basi legali esistenti sono sufficienti per contrastarne la preoccupante perdita. Vigileremo affinché queste vengano applicate.
«La natura in tutte le sue forme è un baluardo contro il riscaldamento globale e la base di un'economia agroalimentare funzionante» ricorda Samantha Bourgoin, vice presidente dei Verdi e co-coordinatrice Verdi del Ticino. Puntare sulla protezione della natura e dell'ambiente e promuovere la biodiversità e gli ambienti naturali vitali nelle campagne e nelle città permette di lottare contro la perdita delle specie e degli habitat della Svizzera. Anche il governo è concorde e lo ha sottolineato più volte: «il Consiglio federale ha la responsabilità di proteggere meglio la biodiversità utilizzando le opzioni legali esistenti». Quindi ci aspettiamo che invece di tagliare in questi settori e togliere risorse ai Cantoni, si mettano a disposizione maggiori risorse finanziarie per promuovere biodiversità e habitat, in campagna e in città. Il nostro obiettivo immediato deve essere quello di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2030 e di ripristinarla entro il 2050.
Già nelle votazioni di novembre la popolazione potrà fare passi concreti in favore della biodiversità votando di no al potenziamento delle strade nazionali che le Verdi e i Verdi ritengono esagerato. Gli ampliamenti autostradali distruggono infatti preziosi terreni agricoli e frammentano ulteriormente gli habitat naturali.
Migliorare le pensioni basse per le donne - Le Verdi e i Verdi si rallegrano per il rifiuto della riforma della LPP, rigettata in modo chiaro anche in Ticino. «Questo 'No' della popolazione è un segnale chiaro: ulteriori tagli alle pensioni sono fuori discussione. Il divario pensionistico delle donne deve essere finalmente colmato», afferma Greta Gysin, consigliera nazionale. Il partito chiede l'introduzione di contributi per i compiti educativi e di cura finanziati solidalmente come avviene con l’AVS.
E per concludere con le parole della presidente Lisa Mazzone, «è ormai chiaro che il Consiglio federale ha utilizzato cifre false per sostenere l'aumento dell'età pensionabile delle donne e che l'AVS si trova in una situazione finanziaria migliore di quella che i partiti borghesi hanno dipinto. È dunque necessario recuperare l'anno di pensione perduto dalle donne»”