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HOTELLERIESUISSERamo alberghiero rammaricato per mancata riforma

23.09.24 - 14:50
HotellerieSuisse
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Fonte Red
Ramo alberghiero rammaricato per mancata riforma
HotellerieSuisse

HotellerieSuisse prende atto dei risultati della votazione del 22 settembre. L’elettorato svizzero ha respinto la riforma della LPP con il 67% di voti contrari. Così è fallito un ulteriore tentativo di riforma della previdenza professionale per la vecchiaia. Respinta anche l’iniziativa sulla biodiversità. Un segnale del fatto che l’elettorato svizzero preferisce una protezione ambientale più in linea con le attività economiche. 

HotellerieSuisse è dispiaciuta che la riforma della LPP non sia riuscita a trovare una maggioranza. Questa avrebbe segnato infatti un passo importante per adeguare la previdenza professionale alle mutate circostanze sociali ed economiche. Una modifica dell’aliquota di conversione abbinata a misure di compensazione avrebbe reso possibile una strutturazione sostenibile della LPP. 

La bocciatura della riforma della LPP rappresenta una notevole battuta d’arresto per la previdenza per la vecchiaia. La riforma avrebbe previsto una riduzione dell’aliquota di conversione minima e modifiche delle aliquote di contribuzione per adeguare la previdenza professionale alle moderne sfide demografiche ed economiche. Queste misure sarebbero essenziali per assicurare stabilità a lungo termine alla previdenza per la vecchiaia e garantire il livello delle prestazioni delle rendite attraverso adeguate misure di compensazione.

Il persistente stallo delle riforme nella previdenza professionale danneggia ora la previdenza per la vecchiaia in Svizzera e sta diventando un problema sempre più grave per le generazioni più giovani. Diventa sempre più difficile trovare una soluzione che tenga conto delle mutevoli condizioni e che al tempo stesso contenga l’onere finanziario per datori di lavoro e lavoratori. Tuttavia, HotellerieSuisse si impegnerà anche in futuro per sviluppare approcci risolutivi che rendano la previdenza per la vecchiaia sostenibile e garantita per le prossime generazioni. 

Per il ramo alberghiero è significativa anche la bocciatura dell’iniziativa sulla biodiversità. L’iniziativa avrebbe previsto condizioni supplementari che avrebbero comportato un aumento dei costi d’esercizio e limitato le possibilità di sviluppo delle strutture ricettive, in particolare nelle zone rurali e vicine alla natura. Inoltre, le nuove prescrizioni avrebbero ridotto la flessibilità di Cantoni e Comuni nell’attuazione della protezione della biodiversità e causato ulteriori oneri burocratici. La protezione dell’ambiente naturale svizzero è una questione di primaria importanza. Il fatto che l’iniziativa sulla biodiversità sia stata respinta è comunque un segnale positivo per il ramo alberghiero svizzero. La protezione della natura deve essere compatibile con le attività economiche.

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