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LORENZO QUADRICassa malati: 10 semplici considerazioni sulla nuova stangata

29.09.24 - 20:32
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi.
Lorenzo Quadri
Fonte Lorenzo Quadri
Cassa malati: 10 semplici considerazioni sulla nuova stangata
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi.

1. È ora di mettere finalmente in votazione l’iniziativa popolare della Lega dei Ticinesi che chiede la deducibilità fiscale integrale dei premi di cassa malati. In questo modo si potrà portare un po’ di sollievo al ceto medio. L’iniziativa è riuscita nel dicembre 2022, ma da quasi due anni giace nei cassetti di Palazzo delle Orsoline.

2. La “ministra” socialista Baume Schneider giustifica l’aumento stellare a carico dei ticinesi con ragioni demografiche: ossia con l’invecchiamento della popolazione. A parte che in Ticino non siamo tutti centenari; a parte che il fattore demografico non può spiegare differenze così abissali (in Appenzello, che ha i premi più bassi, ci sono solo ventenni?); ricordiamo che molti anziani che vivono in Ticino sono pensionati provenienti dalla Svizzera interna, che quindi “sgravano” i costi dei Cantoni di provenienza. D’altra parte, i giovani ticinesi (“buoni rischi”) emigrano oltregottardo a causa del mercato del lavoro devastato dalla libera circolazione delle persone, che ci è stata imposta dal resto della Svizzera. Di conseguenza, come da mozione leghista a Berna, s’impone un’assunzione di responsabilità a livello federale. Ovvero, un meccanismo di compensazione demografico intercantonale.

3. Vogliamo finalmente sapere quanto pesano, sui premi di cassa malati, i migranti di ogni ordine e grado: asilanti, profughi ucraini – categorie sovrarappresentate in Ticino! - ma anche stranieri appena arrivati, che non hanno mai pagato i premi e che però usufruiscono del nostro sistema sanitario. Vanno resi pubblici i costi sanitari suddivisi per nazionalità e tipo di permesso.

4. Logiche conseguenze del punto 3: a) gli immigrati devono pagare dei premi di cassa malati più elevati, per compensare almeno in parte gli anni di contributi non versati; b) la copertura sanitaria di asilanti e profughi ucraini va ridotta; c) bisogna risparmiare sui sussidi Ripam a stranieri, permessi B in primis, per darli ai ticinesi.

5. L’aumento dei premi deve essere perfettamente aderente all’aumento dei costi sanitari. Se così non è, vuol dire che qualcuno sta facendo il furbetto.

6. Il giorno precedente l’annuncio dell’aumento dei premi per il 2025, il consiglio nazionale ha respinto il mio postulato che chiedeva di valutare l’introduzione di un contributo federale, da finanziare tramite risparmi, per abbassare linearmente i premi di cassa malati a tutti. Una soluzione che avrebbe il pregio dell’immediatezza e della semplicità. Ne beneficerebbero anche i redditi alti? Non è un problema: sono quelli che pagano più tasse e che maggiormente contribuiscono al finanziamento dei sussidi di cassa malati. Vale, in sostanza, il discorso fatto per la 13a AVS.

7. Riprende quota il discorso della cassa unica a livello federale. Che non è la panacea, ma corregge alcune storture. Ad esempio: quanti soldi hanno perso in borsa gli assicuratori malattia? Di quante riserve in esubero dispongono? Quanto spendono in campagne pubblicitarie per rubarsi a vicenda i “buoni rischi”? Quanto versano in salari stellari a megadirettori, consiglieri d’amministrazione, parlamentari-lobbysti e compagnia varia? Quante sponsorizzazioni elargiscono? Tutto ciò avviene con i soldi dei nostri premi.

8. In Ticino c’è forse, rispetto al resto della Svizzera, un esubero di offerta, in particolare di centri medici, di servizi privati di cure a domicilio e di infermieri indipendenti?

9. Occorre scoraggiare il consumo di prestazioni sanitarie inutili. L’aumento della franchigia minima non è un tabù. In generale: non sta in piedi che chi è sussidiato, e quindi di tasca propria ci mette poco o niente, vada dal medico senza motivo, mentre il ceto medio - che deve pagare tutto senza alcun aiuto pubblico, e che finanzia con le proprie imposte i sussidi agli altri - rinunci a curarsi per motivi di costo.

10. È chiaro che, con l’ennesimo salasso di cassa malati alle porte, ogni forma di aggravio fiscale diventa impensabile.

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COMMENTI
 

mauro51 1 gior fa su tio
Perché non una Lamal con un solo costo in tutta la Svizzera tutti i cantoni stesso prezzo deciso dalla confederazione così le CM devono impegnarsi per risparmiare ..

Flet 1 gior fa su tio
La gente si è fatta infinocchiare dalla Lamal! Basta! non bisogna credere a politici racconta frottole!! Svegliaa!!

Voilà 23 ore fa su tio
Risposta a Flet
Alternativa alla LAMAL?

87 3 ore fa su tio
Risposta a Voilà
Un'assicurazione base federale basata sul reddito e sulla sostanza, con il potere di controllo sui costi sanitari, e rincari secondo inflazione. Le casse malati restano solo per le complementari.

prophet 1 gior fa su tio
Concordo sull'esubero di strutture in Ticino/CH ma come prima soluzione valuterei la correzione dell'enorme errore fatto nel 2012...votando SI al pagamento della CM base anche delle strutture sanitarie private permettendo loro quindi di accedere ai soldi pubblici.

andrea28 1 gior fa su tio
Tutti gli elementi introdotti dalla LAMAL hanno fatto impennare i costi. 1. non può esserci concorrenza per una prestazione obbligatoria e indispensabile per cui le varie casse hanno solo interesse a riconoscere qualsivoglia prestazione. 2. Molteplici casse equivalgono a una montagna di dirigenti che aumentano i costi. 3. Cambiare continuamente cassa malati genera costi enormi stimati tra i 2 e 3 miliardi l'anno (burocrazia). 4.Le casse malati fanno pubblicità spendendo centinaia di milioni (opuscoli, telefonate, offerte per la palestra...). 5. Le franchigie sono uno specchio per allodole: chi é in buona salute non richiederebbe comunque prestazioni e chi ha pochi soldi tende a ritardare le visite peggiorando le cose. Inoltre i malati cronici tendono a fare scorta di medicinali che poi scadono. 6.Una cassa unica darebbe più potere contrattuale con le case farmaceutiche. 7. Lo stesso Berset ha affermato che il 20% delle cure é inutile se non addirittura dannoso. 8. Chi vuole vivere fino a 100 anni rinchiuso in casa anziani senza capire dove si trova può benissimo farsi un'assicurazione privata che copra i costi. L'accanimento terapeutico e la solitudine sono un male che affligge la nostra società.

Falla finita 2 gior fa su tio
La mamma a franchigia è di 300.- semplicemente perché preferisco pagare qualcosa in più mensilmente che trovarmi a non poter mangiare se dovesse succedermi qualcosa con una franchigia più alta! Ah, non vado mai dal medico perché grazie a dio finora non ho avuto problemi di salute!

87 3 ore fa su tio
Risposta a Falla finita
Io tengo su un conto risparmio l'importo della franchigia, come base. Secondo le annate poi pianifico che sullo stesso conto arrivo al doppio di franchigia entro il 30.novembre, siccome in caso di ricovero il 29.12 dovrei pagare la franchigia per l'anno in corso, e una seconda franchigia per l'anno successivo. Se poi mi va bene (niente ospedale), da gennaio considero l'eccedenza disponibile per spese extra (vacanze, auto, ecc).

Rosso Blu 2 gior fa su tio
Spero veramente che i punti siano FATTI perché le parole non cambiano nulla e o si cambia veramente in modo radicale o si faranno debiti e fame.

Jocaalje 2 gior fa su tio
Egregio Consigliere nazionale, la deducibilità fiscale dei premi di cassa malattia può essere un’idea ma sicuramente andrà a ridurre le entrate dello Stato; quest’ultimo come darà a quadrare la perdita fiscale ? L’unica soluzione è la cassa unica con pagamenti in base al reddito che è la più sociale di tutti. Chi guadagna di più paga di più…… solidarietà fra comunità di assicurati.

pegis 2 gior fa su tio
Risposta a Jocaalje
Perfetto, hai pienamente ragione jocaalje. L’unica soluzione è la cassa unica con pagamenti in base al reddito che è la più sociale di tutti. Chi guadagna di più paga di più…… solidarietà fra comunità di assicurati. Personalmente fino a 68 anni non avevo mai preso un centesimo dalla cassa malati e avevo sempre pagato senza problemi per quelli che ne avevano bisogno.

Voilà 23 ore fa su tio
Risposta a Jocaalje
Completamente d'accordo! Agendo sulla fiscalità non si favorisce la classe media ma i redditi alti, non si può fare socialità con la fiscalità. Cassa malati unica con premi in base al reddito, commissioni di verifica della qualità delle cure e con compiti di pianificazione a livello federale e/o cantonale. Le casse malati continueranno ad assicurare le prestazioni complementari.
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