Orio Bianchi, Roberto Pellegrini, Pietro Lazzaretti, Giorgio Riva, Lucio Lorenzon, Pierluigi Pasi, Francesco Danielli-Consiglieri comunali
Mendrisio, una città che si estende su un territorio vasto, abbracciando al suo interno una pluralità di quartieri, ognuno con le sue peculiarità. La recente discussione sul parcheggio a Meride, uno dei quartieri della città, ha portato alla luce un tema importante: l'armonizzazione delle regole tra la città e i suoi quartieri può davvero rispecchiare le necessità di tutti?
Chi vive nei quartieri di Mendrisio spesso deve affrontare una realtà diversa rispetto a chi abita nel centro cittadino. Una delle questioni principali riguarda la mobilità. Nei quartieri periferici, possedere un'auto non è un lusso, ma una necessità. I residenti devono affrontare costi extra, come la spesa annuale per la benzina che può non essere indifferente. D'altra parte, chi abita in città ha a disposizione trasporti pubblici efficienti e può permettersi di fare a meno dell'auto, risparmiando non poco.
Questa differenza evidenzia una disuguaglianza che, secondo molti, dovrebbe riflettersi anche nelle decisioni municipali. L'armonizzazione delle regole, come quella relativa ai parcheggi, sebbene possa apparire giusta in linea di principio, nella pratica rischia di penalizzare chi vive nei quartieri periferici. Abrogare vecchi regolamenti per uniformare la gestione degli spazi pubblici potrebbe sembrare un passo verso la semplificazione, ma non tiene conto delle esigenze specifiche dei quartieri, come nel caso di Meride.
La città è una realtà complessa, fatta di molteplici identità, e ogni quartiere merita di essere trattato in base alle proprie necessità. Non si può pensare che le regole pensate per il centro di Mendrisio possano essere applicate indistintamente anche alle zone più periferiche, senza considerare le differenze logistiche ed economiche che le caratterizzano.
La questione non riguarda solo i parcheggi, ma anche altri aspetti della vita quotidiana. Un approccio "uno per tutti" rischia di aggravare queste difficoltà. E mentre il Comune cerca di uniformare le regole, i cittadini dei quartieri si trovano a dover sostenere spese che, forse, quelli del centro non affrontano.
Il dibattito è aperto: Mendrisio può davvero continuare su questa strada senza penalizzare i suoi quartieri? O forse è il momento di riconoscere che l’equità non si raggiunge trattando tutti allo stesso modo, ma rispettando le differenze che rendono ogni quartiere unico?