Leandro De Angelis, Presidente giovani verdi liberali Ticino
«Per ottenere la pace, il governo israeliano deve prima di tutto eliminare i suoi nemici, costi quel che costi». Questa affermazione è assurda, poiché sottintende che Israele abbia la possibilità di uccidere tutti coloro che ne desiderano la distruzione.
Ciò non sta in piedi perché più Israele continua con la sua politica di morte e distruzione, più il numero dei suoi nemici cresce. Il pugno duro, l’aver trasformato Gaza in una prigione a cielo aperto e gli insediamenti illegali nel West Bank hanno forse reso il paese più sicuro? Certo che no, hanno alimentato l’odio che è la linfa vitale di Hamas e Hezbollah. E la devastazione di Gaza e quella in corso nel sud del Libano non potranno che sortire il medesimo effetto. Cosa ci si può attendere da un adolescente cresciuto a Gaza, in un lembo di terra dal quale non può uscire, nel quale soffoca lentamente tra la stretta economica di Israele e le violenze continue del suo esercito? Odierà chi lo tiene prigioniero. E lo stesso vale per una persona cresciuta nel West Bank, che di anno in anno viene eroso sempre più da colonie contrarie al diritto internazionale. E infine, cosa ci si può aspettare da un giovane rimasto orfano a causa del bombardamento dell’edificio nel quale la sua famiglia stava dormendo? Odierà chi lo ha privato della famiglia, della casa, dell’infanzia. E probabilmente imbraccerà le armi per vendicarsi, tanto ormai non ha più nulla da perdere.
La politica senza scrupoli dei fanatici del governo israeliano è un colossale boomerang, che facendo sprofondare la regione in una guerra senza uscita va a detrimento anche del popolo israeliano. Chi ha a veramente a cuore il benessere degli israeliani dovrebbe impegnarsi per una rottura della spirale di violenza, non per il suo proseguimento.