Graziano Besana, AVANTI con Ticino&Lavoro.
Dal 1° gennaio 2025, la franchigia IVA per l’importazione di merci destinate all’uso privato scenderà a 150 franchi (attualmente è a 300 franchi), rendendo lo shopping oltreconfine meno conveniente. Questo è l’ultima trovata del Consiglio federale e del parlamento per limitare la libertà di scelta, imporre restrizioni sugli acquisti, e contemporaneamente strizzare l’occhio alle associazioni economiche nazionali.
Fortunatamente vi è una soluzione: andare massicciamente a fare la spesa in Italia per controbilanciare il costante impoverimento cantonale generato anche da uno sproporzionato afflusso di mano d’opera frontaliera! Organizzate le vostre trasferte settimanali non solo per gli acquisti, ma anche per godervi una colazione al bar e magari concedervi un pranzo o una cena, se da noi non potete più permettervelo. Perché pagare di più quando potete beneficiare dei prezzi competitivi e dell’ospitalità italiana?
Non dimenticate: se spendete in acquisti oltre €70, potete richiedere l’esenzione IVA, risparmiando ancora di più. E prima di tornare, fate rifornimento presso un distributore svizzero vicino alla dogana (costa meno), pagando in Euro per massimizzare il risparmio.
Se poi anche il fenomeno del piccolo contrabbando dovesse tornare a crescere, la colpa sarà esclusivamente del governo federale e del parlamento, che con questa discutibile imposizione costringono la popolazione con minori possibilità finanziarie a cercare modi per sfuggire a un sistema penalizzante, in un contesto economico difficile per un numero crescente di persone e famiglie.
Non fatevi manipolare da misure restrittive e mal concepite. Riprendete il potere d’acquisto nelle vostre mani. Spendete il vostro denaro laddove vi potete permettere di prendervi cura delle vostre necessità e dei vostri bisogni.Buona spesa a tutte e tutti.
Graziano Besana, AVANTI con Ticino&Lavoro - Lugano