Cerca e trova immobili

MARCO NOIAutostrade: uno strano principio di realtà

19.11.24 - 08:03
Marco Noi, deputato Gran Consiglio e co-coordinatore Verdi del Ticino
Tipress
Fonte MARCO NOI
Autostrade: uno strano principio di realtà
Marco Noi, deputato Gran Consiglio e co-coordinatore Verdi del Ticino

Nell’editoriale sul CdT del 11 novembre intitolato “L’assurdo derby tra strada e ferrovia”, Gianni Righinetti sostiene – come aveva già fatto in passato – che la strada e la ferrovia sono complementari e che alla luce dell’aumento di popolazione l’infrastruttura stradale vada adeguata secondo il lapalissiano principio di realtà “più persone più strade”. Egli definisce chi non la pensa così dei “Neinsager” che combattono la strada con “manifesta miopia ideologica”. Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Ecologisti e ambientalisti ideologici; Gli altri, realisti e pragmatici. Ci siamo abituati.

E pertanto la premessa nel ragionamento di Righinetti era anche promettente. Infatti descriveva dapprima quanto la psicologia dell’automobilista – ma forse è un abito mentale generalizzabile – tenda a scaricare la responsabilità sugli altri. Chi intasa la strada perché viaggia da solo sull’automobile o effettua spostamenti superflui è sempre l’altro. Giustamente Righinetti invita a non fare gli ipocriti, ma poi, invece di sollecitare a quantomeno condividere l’automobile o meglio ancora a utilizzare i mezzi pubblici, in modo da ridurre il flusso di traffico e fare sì che le attuali autostrade bastino, cosa fa? Invita a votare l’ampliamento delle autostrade stesse, perché per il nostro benessere, si può fare a meno dei prati verdi con le margherite (questa è l’immagine da lui utilizzata), mentre di strisce di cemento sempre più ampie, no.

Tradotto: se il principio di realtà ci confronta con un limite, spostiamo semplicemente il limite un po’ più in là. Questo, non è solamente un derby tra strada e ferrovia, notabene, non complementari perché una persona non può essere contemporaneamente sull’automobile e sul treno. Ma è anche un derby per il nostro portamonete perché i soldi per finanziare le strade, come le ferrovie, la cassa-malati, l’affitto, gli adattamenti climatici e tutto il resto provengono sempre dalle stesse tasche. È un derby tra strade e terreni agricoli, sacrificati a centinaia di ettari sempre in nome del nostro presunto benessere. Sorprende il profilo molto basso mostrato dall’Unione contadini svizzera e ticinese, che continuano a perdere suoli coltivi proprio a causa dell’ampliamento di strade e autostrade.

È sorprendente come una testata giornalistica che di regola si propone come la paladina del rigore finanziario e dell’efficienza, su un tema come le strade rinneghi i propri valori e pensi che di soldi ce ne sono sempre e che si possa sostenere a spada tratta un mezzo di trasporto che in quanto consumo di risorse per persona – in primis energia, suolo e esternalità (emissioni CO2, polveri fini, consumo materiali, costi della salute, …) – è di gran lunga meno efficiente rispetto ai mezzi pubblici. Questo non appare un gran senso di realtà.

Marco Noi, deputato Gran Consiglio e co-coordinatore Verdi del Ticino

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE