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BELLINZONAAdozione, non rinunciamo!

28.01.25 - 12:45
di Monica Piffaretti, madre adottiva e scrittrice
Monica Piffaretti
Adozione, non rinunciamo!
di Monica Piffaretti, madre adottiva e scrittrice

BELLINZONA - Un colpo di spugna e via!: l’adozione internazionale non sarà più possibile in Svizzera? Domani il Consiglio federale deciderà. Le ombre del passato degli anni Novanta, che raccontano di abusi (in alcuni paesi), potrebbero annientare - e lo trovo tremendamente ingiusto - le tante storie di vite andate a buon fine.

Storie belle di famiglie che, con enorme pazienza, sono riuscite nell’impresa e hanno dato a chi non l’aveva – e secondo la Convenzione internazionale dei Diritti del bambino dovrebbe avere! – una famiglia, e, alla famiglia medesima, la possibilità di amare un bambino. È tanto, anzi tantissimo. Mi affligge, come madre e come cittadina - e so che numerose famiglie adottive la vivono allo stesso modo e stanno manifestando la loro delusione - pensare che il mio Paese possa anche soltanto ipotizzare di chiudere questa porta di umanità, numericamente limitata certo, ma tanto ricca.

Le brutte vicende passate - gli abusi, le filiere dei traffici - sono una realtà di un mondo che ha anche questa orribile faccia. Ma, se l’approccio alla Vita fosse sempre quello rinunciatario, quante cose non porteremmo avanti? Oltre alla nostra personale (profonda e meravigliosa) esperienza adottiva, nel tessuto svizzero-italiano conosciamo parecchie famiglie che vivono tale esperienza come qualcosa di straordinario.

Le famiglie sono finestre che spalancano la vita quotidiana sul mondo, su situazioni difficili, ma soprattutto concretizzano la SPERANZA forte di poter fare qualcosa nel proprio piccolo. Non è forse questa la ricetta base, in questo e altri campi, contro l’avanzante nichilismo di chi crede che ormai non valga la pena fare nulla? Auspico che il Consiglio federale non abbia a scegliere l’opzione di mettere al bando l’adozione internazionale aprendo, o riaprendo, gli occhi su realtà positive esistenti.


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