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Matteo Muschietti – Municipale e sentinella dell'ambiente
Qui nel Mendrisiotto per diminuire il traffico infernale (circa 70000 auto varcano il confine giornalmente) si ha una grande speranza che a partire dal mese di aprile, quando è prevista l'abolizione del divieto di cabotaggio da parte del Presidente della Repubblica Italiana, la situazione sulle nostre strade cambi. Quindi è giunto il momento di intensificare i colloqui con le Autorità Italiane per avere la possibilità di vedere collegamenti più capillari e rapidi con bus tra Lombardia e Canton Ticino, visto che va tenuto conto del fatto che il trasporto ferroviario ha raggiunto un traguardo di saturazione (secondo le FFS non si possono aggiungere altri treni TILO, al massimo si potranno avere nuovi treni Tilo con vagoni a due piani, in ogni caso non prima del 2028).
Unica soluzione per far diminuire il traffico sulle nostre strade è il potenziamento di linee di bus transfrontaliere. Ad esempio, la zona dell'Olgiatese non dispone di linee per il trasporto dei lavoratori frontalieri, stimati in 12000 unità, che tutti i giorni varcano la dogana di Bizzarone. Il potenziamento delle linee bus transfrontaliere è tra le soluzioni più facilmente concretizzabili per diminuire il traffico sulle nostre strade in tempi brevi.
È tempo di intensificare i rapporti con la Regione Lombardia, e questo deve essere fatto dal Consiglio di Stato con la partecipazione attiva del Gran Consiglio e dei comuni. Se le nostre Autorità hanno veramente a cuore la popolazione del Mendrisiotto devono da subito impegnarsi a trovare le soluzioni, proponendo linee transfrontaliere con il coinvolgimento della Regione Lombardia.
Tutti i comuni del distretto attendono una politica nuova, magari per una volta anche concreta, per quel che concerne il trasporto transfrontaliero.
Anche i lavoratori frontalieri ne beneficeranno e non saranno così stressati dall'attuale traffico infernale, perché potranno utilizzare le nuove linee di bus Italia-Svizzera per arrivare sul posto di lavoro con i mezzi pubblici. Anche le nostre aziende sono chiamate a voler potenziare il trasporto aziendale, perché con l'abolizione del divieto di cabotaggio potranno portare i lavoratori frontalieri sulla soglia delle fabbriche.
