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Il SISA si oppone alla chiusura della Casa dello studente

Ismael Camozzi, Coordinatore del SISA
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Il SISA si oppone alla chiusura della Casa dello studente
Ismael Camozzi, Coordinatore del SISA

Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) esprime la propria ferma opposizione alla decisione del Consiglio di Stato di chiudere la Casa dello Studente al termine dell’anno scolastico 2024-25, al fine di ampliare il centro GS.

Abitare in una zona distante può rappresentare un ostacolo significativo nella scelta del percorso formativo di un/a giovane. La capacità dell’ente pubblico di rimuovere tali difficoltà costituisce un elemento fondamentale per favorire il diritto allo studio. La CasadelloStudente di Bellinzona, dopo la chiusura di quella di Lugano, ha svolto un ruolo cruciale nel migliorare l'accessibilità alle diverse sedi scolastiche. Infatti, qualora il fattore geografico influenzi la scelta del percorso scolastico e le condizioni socioeconomiche familiari limitino la possibilità di trovare una soluzione privata, gli studenti – ad esempio quelli domiciliati in valle – risultano svantaggiati rispetto ai propri coetanei che vivono in contesti urbani o suburbani.

Nonostante la direzione del DECS ci abbia coinvolto in due riunioni, in cui abbiamo immediatamente espresso il nostro disappunto e le nostre preoccupazioni riguardo alla chiusura, il Consiglio di Stato non ha fornito alcuna alternativa per una politica abitativa specifica per i giovani in formazione, da attuare nel prossimo anno scolastico.

Inoltre, è importante ricordare che, nel suo rapporto del 4 giugno 2013, la Commissione della Gestione, successivamente approvato dal Parlamento, invitava il Consiglio di Stato aTuttavia, a distanza di 12 anni, non sono ancora state fornite risposte concrete.

Le motivazioni avanzate per la chiusura indicano un calo delle iscrizioni negli ultimi anni, tale da non raggiungere la capienza massima, causando un disavanzo annuale di 80'000 franchi, come spiegato da un funzionario del DECS. Tuttavia, questo ragionamento non tiene conto di un aspetto fondamentale: lo scopo della Casa dello Studentedovrebbe essere quello di offrire uno spazio abitativo per gli studenti pendolari, evitando loro lunghi e gravosi viaggi, non di generare profitti.

Per cercare di giustificare la decisione, un membro della direzione del DECS ha affermato, in modo vergognoso, che la chiusura dellaCasadelloStudenteconsentirebbe di risparmiare sui costi derivanti dalla non sostituzione dei due custodi che andranno in pensione quest’anno.

Aggiungendo ulteriormente danno alle sue dichiarazioni, ha poi sostenuto che al posto della Casa dello Studenteverranno create nuove opportunità sportive per i giovani – come se il Cantone non stesse già investendo adeguatamente in strutture sportive. Tuttavia, la diminuzione degli iscritti potrebbe essere parzialmente imputabile alla retta annuale di 6300 franchi, che rappresenta un onere significativo per molte famiglie del ceto medio.

Nel corso della discussione, la direzione del DECS ha giustificato la chiusura facendo leva sulla capillarità e sulla frequenza dei trasporti pubblici, oltre alla diminuzione dei tempi di percorrenza. Purtroppo, il Cantone non sembra essere disposto a incentivare l'uso dei mezzi pubblici, dato che due anni fa ha deciso di ridurre i contributi al trasporto pubblico con un taglio di 5 milioni.

Inoltre, negli ultimi anni, le tariffe degli abbonamenti sono aumentate del 20%, mentre i sussidi statali sono ancora  eccessivamente limitati.Per cui il Ticino prenda esempio da Ginevra che dall'inizio dell'anno ha reso gratuiti i mezzi di trasporto per i giovani fino ai 25 anni.

Pertanto, ci aspettiamo che il Parlamento si opponga fermamente alla chiusura della Casa dello Studente e che, parallelamente, il Consiglio di Stato adoperi tutte le risorse necessarie per individuare soluzioni alternative, al fine di spostare la struttura. In questo modo, la scelta del percorso formativo dei giovani non dipenderà esclusivamente dalla distanza tra casa e scuola, ma dagli interessi e dalle esigenze degli studenti stessi. "trovare una nuova sede per laCasadelloStudentea Lugano o nei dintorni, con la possibilità di usufruire della refezione (colazione e cena) e di sorveglianza per i minorenni".

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