SVIZZERALouisa Kistler: come la sfida della malattia non ferma la sua corsa per la Svizzera ai WorldSkills

ZURIGO - In questa puntata di "My Road to Lyon" si racconta la storia di Louisa Kistler, una giovane operatrice sociosaniaria del Canton Berna.

La sua infanzia trascorre serena fino a quando, un giorno, i medici le diagnosticano un cancro. Da quel momento, Louisa deve affrontare cure impegnative, ma non si arrende: reagisce con coraggio e determinazione.

Dopo due anni, riesce a tornare alla normalità e intraprende la formazione per diventare operatrice sociosanitaria. L’esperienza della malattia la trasforma, arricchendo il suo percorso personale e professionale, rendendola una professionista più consapevole ed empatica. Con i suoi obiettivi raggiunti, Louisa ora si prepara a sfidare i migliori ai WorldSkills.

«Alla fine della scuola media, non sapevo bene cosa volessi fare. Avevo pensato di andare al liceo, ma poi, grazie agli stages di orientamento, ho scoperto il mondo sociale e ho deciso di intraprendere un apprendistato. Sono molto soddisfatta di questa scelta, preferendo l’apprendistato al liceo».

Louisa ha saputo trasformare la sua esperienza personale in una risorsa preziosa per i pazienti: «Ho potuto mettere a frutto quello che ho vissuto per aiutare gli altri. Nel mio lavoro quotidiano, posso dare molto ai pazienti grazie a ciò che ho imparato dalla mia malattia. Il mio unico rammarico è che la professione di operatrice sociosanitaria sia spesso poco valorizzata. C'è ancora il pregiudizio che ci occupiamo solo di mansioni umili come lavare i panni, ma in realtà il nostro lavoro include molte responsabilità legate alla cura e all'assistenza dei pazienti».

La vittoria ai campionati svizzeri e la selezione per i WorldSkills hanno rafforzato in Louisa la consapevolezza di aver scelto la strada giusta: «Questa professione mi dà grande soddisfazione e mi permette di esprimere tutto il mio potenziale. Quando si sta bene, si può fare qualsiasi cosa, soprattutto realizzare i propri sogni».