Walter Brughelli stava disputando una buona stagione prima che venissero annullati definitivamente tutti i Contest
LOCARNO - L'emergenza legata al coronavirus non ha ovviamente risparmiato nemmeno il "freeride snowboard", disciplina in cui si destreggia anche il ticinese Walter Brughelli.
In questa stagione il ragazzo di Locarno ha preso parte a tre gare FWQ 3*, una in Francia (Vars) e due in Svizzera (St. Moritz e Brusson). «A Vars ho ottenuto un secondo posto, risultato che mi ha permesso di occupare il 17esimo rango nella classifica FWQ e che mi ha garantito di conseguenza i punti necessari per accedere alle gare a 4* della seconda parte della stagione», ha analizzato proprio Brughelli. «A St. Moritz, nonostante fossi fisicamente esausto, ho invece strappato il nono piazzamento, mentre in Vallese non é andata così bene e ho tagliato il traguardo 17esimo. Al momento occupo il 23esimo posto nella classifica FWQ e sono soddisfatto per i risultati ottenuti».
Come vivi la situazione attuale? «L'ultima settimana é stata francamente abbastanza agitata. In questo momento sarei dovuto essere a Jasna, in Slovacchia, per partecipare alla gara a 4* che si sarebbe dovuta svolgere questo weekend. Avevamo già organizzato tutto anche per gli appuntamenti successivi – in Bulgaria e in Austria – e invece ogni evento sportivo è stato annullato. Sinceramente aspettavo con ansia questi Contest perché mi ero preparato molto e l'obbiettivo era finire la stagione nella top-10. Le cose sono però andate in questa direzione, dobbiamo accettarle e vedere il lato positivo. Coronavirus? Purtroppo si sta espandendo sempre di più anche alle nostre latitudini. Bisogna ovviamente cercare di prevenire il contagio senza però farsi prendere dal panico. La cosa importante é fare attenzione, seguire le regole e vivere le giornate nel modo più normale e tranquillo possibile, senza cadere nel tranello della psicosi collettiva. Ho avuto modo di informarmi bene e parlare anche con amici dottori, non stiamo parlando della peste bubbonica però nemmeno di un semplice raffreddore. Aiutiamoci, stiamo tranquilli e affrontiamo questo periodo in un modo positivo».
Oltre all'attività agonistica, Brughelli lavora parallelamente ad altri progetti, fra cui la creazione di una "video-series"... «Insieme al mio amico e compagno di avventure Thomas Rich - talentuoso rider spagnolo, due volte "wildcard" al FWT di Ordino Arcalis - abbiamo ideato il progetto "Follow me". In questo contesto utilizziamo le videocamere GoPro e uno stabilizzatore per fare dei cosiddetti "follow", di modo da poter seguire a distanza ravvicinata il rider mentre effettua la sua discesa. Questa forma di ripresa dona delle bellissime immagini in movimento, che sono pero estremamente difficili da eseguire. Essendo fuori pista bisogna infatti prestare da una parte la massima attenzione a dove si scende e dall'altra non si può perdere di vista il rider. Finora abbiamo avuto modo di filmare parecchie giornate tra Airolo ed Andermatt e quattro episodi sono già pronti. La chiusura di tutti gli impianti in Svizzera rende attualmente la situazione più difficile. In ogni caso usciremo ogni domenica con un nuovo episodio sui nostri profili Instagram».
E la tua vita professionale? «La mia vita da "freerider" la compagino con la mia vita professionale. Da quando ho lasciato la nazionale cilena in qualità di coach, lavoro come rappresentate per due miei sponsor e questo mi ha dato l'occasione di conoscere ancora meglio l'industria dello sport. Ho quindi deciso assieme alla mia compagna di creare una marca d'abbigliamento che si chiama "AndeSoul" e lavoriamo principalmente con la lana d'Alpaca, dove tutto é prodotto da artigiani Andini amici nostri. I miei hobby? Per ricaricare le batterie mi piace la pesca - dove prediligo la trota di fiume - e la "black music": dal reggae al funk, dalla dancehall all'hip hop. Sono dj nel collettivo illuminati sound international. Queste attività - combinate con la mia vita da freerider - mi permettono di trovare l'equilibrio».
Il primo episodio di "follow me" sul link seguente: