Anche il tennis, un passo alla volta, cerca di ricominciare. La parola a Luca Margaroli, ideatore dello Swiss Masters.
L'evento si svolgerà a Cadro dal 29 giugno al 5 luglio. Al montepremi del torneo, che verrà diviso equamente tra il tabellone maschile e quello femminile, verrà aggiunta la cifra raccolta tramite crowdfunding.
CADRO - Dalle parole ai fatti, da un'intuizione alla realtà, con i professionisti della racchetta che per una settimana infiammeranno la terra rossa di Cadro: lo Swiss Masters - ideato da Luca Margaroli - ci terrà compagnia dal 29 giugno al 5 luglio. L’evento, il cui scopo è benefico, ha già ricevuto ampi consensi e vedrà impegnati diversi tra i migliori atleti elvetici.
«È un'idea che ho avuto mentre mi trovavo a Vienna, dove ho passato il periodo del lockdown e ho potuto ricominciare ad allenarmi verso fine aprile - interviene Luca Margaroli, tennista ticinese già ammirato anche in Coppa Davis intento a difendere i colori rossocrociati - Diciamo che ho preso esempio dal “modello” austriaco, dove ho visto diversi eventi di questo tipo in cui sono stati raccolti delle belle somme. Mi sono detto… "Perché non fare qualcosa anche da noi per aiutare i professionisti svizzeri in questo difficile momento?" E così il progetto ha preso forma, per ripartire tutti uniti».
Il montepremi sarà di 45'000 franchi, ai quali verrà aggiunta la somma raccolta tramite il crowdfunding che è stato lanciato (http://ibiy.net/ SwissMastersTennis).
«La cifra verrà divisa equamente tra il tabellone maschile e quello femminile. Inoltre, allo Swiss Masters, i giocatori saranno ospitati. Per esperienza so bene cosa voglia dire andare a fare un torneo e avere le spese per il viaggio, il cibo e l'hotel. Chi viene in Ticino invece potrà davvero conservare il prize-money».
Per l’iscrizione c’è tempo fino al 20 giugno. C’è già qualche nome di spessore?
«Essendo un momento con poca competizione, c’è molta voglia di giocare. Tolti Federer e Wawrinka - due mostri sacri - a livello maschile dovrebbero esserci quasi tutti. Laaksonen, Ehrat e in sostanza tutto il team di Coppa Davis, compreso il sottoscritto. Inoltre ci saranno diversi giovani interessanti. In campo femminile sto aspettando la risposta di Belinda Bencic. Al momento si trova in Slovacchia, ma farà di tutto per venire. Teichmann, Golubic e Vögele hanno già confermato la loro presenta. Da Timea Bacsinszky sto ancora aspettando una conferma».
Dallo Swiss Masters al tennis mondiale: come sarà la ripartenza?
«Ora ci sono diversi tornei nazionali, poi pian piano si ripartirà. So che stanno facendo il possibile per confermare gli US Open, ma oggettivamente la vedo dura. Ci sarebbero anche dei protocolli molto rigidi. So che vorrebbero programmare dei voli charter dall’Europa e applicare misure di isolamento in hotel per i giocatori».
Per il Roland Garros, riprogrammato a fine settembre, c’è molto più ottimismo.
«In questo caso sì. Settembre potrebbe essere un buon punto di riferimento per la ripresa del circuito. Anche Roma e Madrid hanno già detto che vorrebbero recuperare i rispettivi tornei, magari prima dello Slam parigino».
Ultime battute sulla proposta che, in questa situazione di crisi, avevano lanciato campionissimi come Federer e Nadal. In sostanza l'idea prevedeva che i top 100 del circuito versassero una somma - proporzionata in base al ranking e ai guadagni - destinata a chi si trova più “lontano” in classifica.
«L’iniziativa si è concretizzata, anche se non tutti i giocatori hanno voluto partecipare. È legittimo, ognuno ha le sue idee. Ad ogni modo la proposta è stata accolta anche da ATP e WTA, che poi ci hanno messo del loro. È stato un gesto molto apprezzato, non era né dovuto né scontato».