L’Adria Tour è stato un disastro. Nole però non vuole mollare.
Da presidente del Consiglio dei giocatori, il serbo tratterà con l’ATP.
BELGRADO - La causa era lodevole. L’esito è stato disastroso. Pur scottato da quanto accaduto all’Adria Tour, manifestazione nella quale il coronavirus ha trovato terreno fertile, Novak Djokovic non si è arreso all’idea di aiutare chi si trova in difficoltà a causa della pandemia.
Da presidente del Consiglio dei giocatori, il serbo ha deciso correre in sostegno dei colleghi meno fortunati, quelli che, a causa delle restrizioni relative ai viaggi, saranno costretti a saltare i prossimi appuntamenti che la stagione ha in calendario.
Il numero uno al mondo ha in programma un incontro con i vertici dell’ATP, con i quali tratterà un compenso per tutti i tennisti impossibilitati a muoversi dai loro Stati d’origine o, comunque, a raggiungere le sedi delle varie kermesse. Tra queste i Masters1000 (Cincinnati, Madrid e Roma) e gli Slam.