Record in bilico, al renano serve un aiuto per rimanere re.
Rosset: «Dominic può essere l’Andy Murray degli anni 2020».
PARIGI - Il 2020 di pausa forzata e una carriera ormai agli sgoccioli hanno reso Roger Federer raggiungibile. Da chi? Ovviamente da Rafa Nadal e Novak Djokovic i quali, da campionissimi quali sono, nel giro di poche settimane potrebbero eguagliare o superare un paio dei record ai quali il basilese tiene di più. Quali? Quelli relativi al numero di Slam vinti e al numero di settimane da numero uno al mondo. Ma se il secondo pare inevitabilmente destinato a cadere - da qui alla prossima primavera il serbo non sembra attaccabile - il primo è invece ancora totalmente proprietà di Roger. O no? Primo con 20 Major vinti, il renano potrebbe infatti vedersi affiancare da Nadal (19) già al termine del Roland Garros. E anche Nole (17), non è lontano. Ma gli Slam non sono come la classifica ATP - per la quale si possono raccattare ovunque punti preziosi - quelli vanno vinti. E vincere non è mai facile.
Un alleato prezioso per Federer è Dominic Thiem il quale, da fresco padrone degli US Open, a Parigi potrebbe fare il colpo. Riuscisse a confermarsi, l’austriaco incrocerebbe Rafa in una possibile semifinale e Djokovic in un’eventuale finale.
«Sì, Dominic è il più grande alleato di Federer - ha ammesso Marc Rosset - Se Roger spera di mantenere alcuni dei suoi record e soprattutto quello relativo agli Slam, è su di lui che dovrà contare. Ora come nei prossimi anni. L'austriaco può essere l’Andy Murray degli anni 2020; deve però confermarsi ed essere continuo per andare a battere Nadal e Djokovic sulle loro superfici preferite. Partendo da questo Roland Garros».