Lo spagnolo: «Credo che sia pericoloso per il nostro corpo giocare in queste condizioni»
PARIGI - A Parigi Rafael Nadal è a caccia dell'ennesimo trionfo sul rosso del Roland Garros, il suo "habitat" naturale. Visto lo slittamento del torneo causa Covid-19 - che solitamente si disputa a cavallo tra maggio e giugno - l'iberico ha indicato nel freddo uno dei problemi più grossi con il quale far fronte nella capitale francese. Nel corso del quarto di finale di ieri contro l'emergente Sinner, il macino di Manacor ha sofferto e non poco le condizioni climatiche, visto soprattutto l'orario in cui si è giocato.
«Il problema non è l'orario di gioco, bensì la temperatura. Non è l’ideale terminare una partita all’una e mezza del mattino, il problema è il freddo. È troppo freddo per giocare a tennis. So che i calciatori giocano in condizioni simili ma sono circostanze diverse, loro sono sempre in movimento mentre noi ci fermiamo, ripartiamo, ci fermiamo di nuovo negli scambi. Credo che sia pericoloso per il nostro corpo giocare in queste condizioni».