Vanessa Bryant ha raccontato la sua vita dopo la drammatica scomparsa del marito e di una delle sue figlie.
«Sono soprattutto focalizzata nel trovare la luce in fondo al tunnel».
LOS ANGELES - «A volte vorresti solo restare a letto a piangere, ma sai che farlo non cambierebbe il fatto che la nostra famiglia non sarà mai più quella di prima», parola di Vanessa Bryant, che dopo un 2020 terribile in cui ha affrontato la drammatica scomparsa del marito Kobe e di sua figlia Gianna in un tragico incidente in elicottero, si è raccontata in un’intervista a “People”.
«Sono soprattutto focalizzata nel trovare la luce in fondo al tunnel. Ogni giorno Kobe e Gigi (soprannome della figlia, ndr) mi motivano a non fermarmi e ad andare avanti», aggiunge la 38enne, vedova dell’ex star NBA dei Los Angeles Lakers.
«Non è affatto facile, ma so bene che riuscire ad alzarmi ogni mattina aiuta a rendere le giornate migliori per me e le mie figlie. E allora mi sforzo di farlo. Natalia, Bianka e Capri mi hanno permesso di tornare a sorridere in questo dolore: mi hanno dato la forza».
Vanessa, con una forza d’animo impressionante, ha fatto della sua missione quella di seguire la volontà del marito. La donna ha infatti spiegato d'aver trovato l’energia per riprendere in mano la fondazione no profit, Mamba & Mambacita Sports Foundation, ideata proprio da Kobe per aiutare giovani ragazze disagiate ad avere accesso alle migliori opportunità.