Battuto 7-6(3), 7-5, 7-5 Shapovalov, il serbo si è qualificato per la finale di Wimbledon, dove sfiderà Berrettini
Punti decisivi nei game decisivi, così è caduto il canadese.
LONDRA - La finale di Wimbledon vedrà sfidarsi Novak Djokovic e Matteo Berrettini. Impostosi in quattro set (6-3, 6-0, 6-7, 6-4) su Hubert Hurkacz, l’italiano è stato raggiunto dal numero uno al mondo, che ha regolato in tre set, combattutissimi, Denis Shapovalov.
Il canadese ha giocato una grandissima partita. Si è però “solo” fatto infilare dal campionissimo serbo nei momenti cruciali. Nel primo parziale, avanti di un break, si è fatto raggiungere nel decimo game, quando stava servendo per il match (e poi è caduto al tie-break). Nel secondo ha fallito cinque palle-break mentre, alla prima concessa (nell’undicesimo, sanguinolento, gioco), ha perso il servizio. Nel terzo set la storia si è nuovamente ripetuta. C’è stato grande equilibrio, Shapovalov ha avuto la possibilità di scappare (tre palle break nel secondo game) ma poi nell’undicesimo gioco non ha saputo frenare l’avanzata di Djokovic, che così ha chiuso i conti - in 2h47' - 7-6(3), 7-5, 7-5.
Quella di domenica sarà, per Nole, la settima finale sull’erba londinese, dove ha vinto cinque volte e si è arreso solo davanti ad Andy Murray, nel 2013. Con un nuovo trionfo salirebbe a quota 20 Slam, proprio come Roger Federer e Rafa Nadal.