Djokovic: «Tsitsipas non ha infranto regole ma per il bagno serve un limite»
«Le lamentele di Zverev e Murray? Le capisco».
NEW YORK - Da una parte c’è Tsitsipas che prende, va in bagno e ci resta un’eternità, dall’altra c’è il libro delle regole firmato da ATP e WTA che non pone limiti alle pause “fisiologiche”. Più che di tennis giocato, in questi US Open si sta parlando del toilet-break. E sull’argomento ha voluto spendere qualche parola pure Nole Djokovic il quale, pur non condannando il comportamento del greco, ha ammesso che qualcosa si deve fare per sistemare la questione.
«Tsitsipas ha detto che non ha infranto le regole e che non capisce perché sia stato criticato? Ha ragione - ha sottolineato il numero uno al mondo - Capisco contemporaneamente la posizione di Zverev (che ha a lungo atteso il greco a Cincinnati, ndr) e Murray per i problemi avuti. Perché si sono raffreddati. Ci dovrebbe essere un limite. Dobbiamo assolutamente metterlo. Non appena il giocatore lascia il campo, un countdown segnato da un orologio deve scattare. Ora invece puoi stare due minuti come venti; non capisco perché non si sia mai pensato a indicare un tempo preciso. Come tennista, poi, devi riconoscere che se ti assenti troppo a lungo danneggi il tuo avversario».