«Nole Djokovic mai contro papà Srdjan, ma non approva quanto successo a Belgrado»
«Il ventunesimo Slam vinto da Nadal condizionerà la scelta di Djokovic».
BELGRADO - Titoli e onori ai rivali mentre lui fa da spettatore? Novak Djokovic non ci sta. Persa la possibilità di giocare in Australia perché fermato dalle leggi anti-pandemia, il serbo starebbe valutando di “tornare in pista”. Come? Nell’unico modo possibile: completando il ciclo vaccinale.
Il campione di Belgrado sembra infatti star rivalutando le proprie convinzioni no-vax (anche) perché spaventato dalle possibili future esclusioni dai grandi eventi ATP. Il Roland Garros prima di tutto, con la Francia che pare destinata a chiudersi a chi, guarito o non ancora contagiato, ha scelto di non farsi vaccinare.
A raccontare la possibile inversione di Nole è stato Daniel Müksch, ovvero il suo biografo personale, che ha anche riportato del malumore dell’amico di fronte ai comportamenti del padre. «Non approva quello che è successo a Belgrado durante i giorni folli di Melbourne ma non si sarebbe mai opposto pubblicamente a Srdjan: è così che è stato educato. Da quello che sento dalle persone a lui vicine penso che si vaccinerà. E penso che a fargli cambiare idea sia in qualche modo stata anche la finale degli Australian Open, vinta da Nadal. Il 21esimo Slam conquistato dallo spagnolo lo ha probabilmente condizionato. Novak è abituato a combattere e si trova a suo agio nel ruolo di outsider. Spesso ripete infatti che “non tutti i campioni si formano nei club dei ricchi”. Vuole continuare a giocare e a dimostrare il suo valore. Ovviamente rispettando le regole…».