Formula 1, Paralimpiadi... continuano le sanzioni. E c'è un altro sportivo morto
Inizialmente ammessi, gli atleti russi e bielorussi non potranno partecipare alle Paralimpiadi.
Continua la guerra, continuano le manifestazioni - ufficiali o meno - nei confronti di Russia e Bielorussia. I governi dei due Paesi hanno deciso di aggredire uno stato sovrano; per tutta risposta sono stati messi in un angolo dal resto della comunità internazionale.
«Una situazione mostruosa, è una vergogna». Queste le parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino che ha commentato la decisione del Comitato paralimpico internazionale di escludere dai Giochi gli atleti della Russia e della Bielorussia.
La Federcalcio russa non ci sta e ha annunciato il ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna contro l'esclusione decisa da FIFA e UEFA da tutte le competizioni internazionali. Il primo pensiero va agli spareggi di fine marzo per le qualificazione ai Mondiali in Qatar.
«Uniti per la pace». Questo il messaggio lanciato dai piloti della Moto GP, scesi in pista a Losail nel weekend che inaugura la stagione. Un pensiero che non possiamo non condividere.
UNITED FOR PEACE pic.twitter.com/s6eIGfugsf
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) March 3, 2022
La Formula 1, intesa come azienda, ha risolto il contratto che la legava all’ente promotore dello sport in Russia. Saltato quello di Sochi - e salvo nuovi accordi - nel paese non si terranno quindi più Gran Premi. Né nel 2022 né in futuro.
Ukrainian cycling coach and father of recent national champion killed in war; former pro Andriy Grivko working to help country's cyclists https://t.co/CWVe80dJXI
— Cycling Weekly (@cyclingweekly) March 3, 2022
Il tecnico della nazionale ucraina di ciclismo Alexander Kulyk è morto a Kiev. È caduto sotto il fuoco russo mentre stava aiutando i militari ucraini a evacuare un palazzo della città.
La decisione del Comitato Paralimpico Internazionale di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle Paralimpiadi ha generato proteste. La più rumorosa è stata quella di Yury Holub, olimpionico di sci di fondo: «È una vergogna: non sono stati gli atleti ad aver cominciato questa guerra. Io rispetto gli ucraini, i russi, e tutti quelli che sono qui. Ci sarà da ridere se ora qualcuno chiederà di tenere la politica fuori dallo sport».
Andrew Parsons, presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, ha spiegato il dietrofront riguardo agli atleti russi e bielorussi: «Un numero schiacciante dei membri del Comitato ci ha chiesto l’esclusione. Questi ragazzi sono vittime dei loro governi».
The IPC Governing Board has decided to refuse the athlete entries from the RPC and NPC Belarus for the Beijing 2022 Paralympic Winter Games. https://t.co/8rE0szi8YE
— Paralympic Games (@Paralympics) March 3, 2022
Gli atleti russi e bielorussi non potranno prendere parte alle Paralimpiadi. Dopo averli inizialmente ammessi, il Comitato Paralimpico Internazionale ha infatti fatto retromarcia a causa delle grandi critiche ricevute a livello globale.